“Coronavirus: dobbiamo avere paura?” domanda più che mai di attualità a cui il Comune di Segrate ha deciso di dedicare un incontro, aperto a tutti i cittadini,
martedì 18 febbraio alle ore 19.00 al centro Verdi.
Sul palco del centro civico, a spiegare lo “stato dell’arte” del temuto virus e a dipanare qualsiasi dubbio, ci sarà una segratese eccellente: Elena Criscuolo, ricercatrice dell’Università del San Raffaele, premiata pochi mesi fa come migliore giovane virologa italiana. La Criscuolo lavora nello stesso dipartimento di un’altra “eccellenza segratese”: Roberto Burioni, docente di virologia nella stessa università e grande divulgatore di temi scientifici.
Partiamo dalla domanda della conferenza: dobbiamo avere paura?
“No, in Italia non ci sono motivi per cui avere paura, ma dobbiamo comunque tenere alta la guardia. Giusto aver limitato i contatti con la Cina (l’Italia ha posto uno stop ai voli da e per la Cina ndr): solo con l’isolamento possiamo tenere sotto controllo la situazione”.
Ma è davvero un virus così tremendo?
“Non è così pericoloso come lo vogliono dipingere. Ad esempio ha una mortalità decisamente inferiore a SARS (il virus responsabile di una epidemia nel 2002 e scomparso nel 2003 ndr)”.
Ci sono farmaci che possano contrastare il virus?
“No, questa è la cosa grave, non ci sono. O meglio: non ci sono ancora. Teniamo però conto che ci stanno lavorando ricercatori di tutto il mondo, quindi siamo ottimisti su questo”.
Siamo tutti potenzialmente a rischio di essere infettati?
“Si tratta di un virus che si diffonde molto facilmente, principalmente per via aerea, ma si trasmette bene solo quando i sintomi sono evidenti. Pensiamo ad esempio ai due cinesi ricoverati a Roma. Se fosse così facile il contagio anche in assenza di sintomi avrebbero lasciato una scia di infetti sul loro “cammino”, ma non è così. Sono passati diversi giorni ma non si sono palesati altri casi. E anche nello stesso albergo nessuno è risultato positivo”.
Le ultime notizie dicono che il virus resta attivo sulle superfici anche per giorni. Non c’è pericolo per le merci che arrivano dalla Cina?
“È vero, resta attivo, ma mi pare altamente improbabile che possa avere la stessa infettività su un pacco che ha viaggiato per ore via aereo o nave… No, direi che la paura è ingiustificata. Inoltre voglio precisare che il virus sulle superfici si elimina facilmente con un qualsiasi prodotto per la pulizia a base di alcol o amuchina”.
Ha senso indossare una mascherina quando si sta in luoghi pubblici o affollati?
“No, non ha alcun senso. Le uniche accortezze che dobbiamo avere sono quelle che riguardano l’igiene personale. E cioè lavarsi bene le mani soprattutto quando si frequentano mezzi o bagni pubblici”.
Al San Raffaele state lavorando su questo virus?
“No, non abbiamo avuto casi quindi non abbiamo il virus su cui lavorare. Siamo però attrezzati per la diagnosi: abbiamo i test diagnostici per poter subito identificare persone infette dal Coronavirus”.
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