Paolo Micheli: “Bilancio risanato e stop al cemento: ora il salto di qualità”

L'attuale sindaco di Segrate si ripresenta alle elezioni del 20 e 21 settembre

«Abbiamo risanato i conti comunali salvando la città dalla bancarotta e fermato il consumo di suolo: ora, grazie a questo difficile lavoro, siamo nelle condizioni di completare la nostra visione della città. Amministrare in modo trasparente e con cura, fermando debiti e cemento, si può. E lo abbiamo dimostrato». Paolo Micheli, 45 anni, sindaco di Segrate dal 2015, è a caccia del secondo mandato alle prossime elezioni comunali e si presenta con una coalizione larga, composta da quattro liste – Pd, Segrate Nostra, +Segrate Viva e la Lista Paolo Micheli sindaco – e con un messaggio chiaro: altri cinque anni per il “salto di qualità” dopo un primo mandato con il freno tirato tra la crisi del bilancio comunale, il braccio di ferro politico-amministrativo sul Pgt, la pesante eredità dell’epoca Alessandrini (qui la biografia di Micheli e il programma completo).

Partiamo dal fondo, dalla crisi Covid che ha sconvolto le nostre vite. Il peggio è passato?

«È stato l’anno più eccezionale della mia vita, sono stato al fianco di decine di segratesi che hanno perso i propri cari nei mesi peggiori dell’epidemia senza poter nemmeno celebrare i funerali e il dolore è irracontabile. Segrate si è dimostrata una città solidale, unita e pronta ad aiutare e aiutarsi e questo mi dà molta speranza. Il numero di contagi oggi come noto è in aumento, i numeri non sono esasperanti ma dobbiamo continuare a comportarsi con responsabilità: lo dobbiamo a noi stessi e per il rispetto dovuto alle vittime».

Quali sono le priorità di un eventuale Micheli bis?

«La famiglia, il lavoro, la ripresa economica: dobbiamo dare sostegno a chi è in difficoltà e ai nostri commercianti. Abbiamo immaginato misure come nidi gratis oltre a iniziative per i negozi di vicinato e stiamo monitorando con attenzione la ripresa della scuola per ridurre al minimo i disagi per genitori e alunni. Sul medio-lungo periodo l’obiettivo è sempre la qualità della vita nella nostra città, grazie al potenziamento del trasporto pubblico, al verde con il progetto ForestaMI che ci consentirà di piantumare 36.000 nuovi alberi, il km verde sulla Cassanese finalmente liberata dal traffico con l’arrivo della Viabilità speciale, la sicurezza grazie alla videosorveglianza che abbiamo impostato grazie alla cablatura della città. Il modello di città che ho in mente è quello dei paesi del Nord Europa».

Per fare tutto questo servono risorse, ma ci aspettano altri anni di limitazioni con il predissesto…

«Ci siamo trovati a gestire una situazione dei conti a dir poco difficile, ma abbiamo applicato una politica coraggiosa di risanamento, a tratti impopolare, e di taglio agli sprechi coprendo i buchi e quasi azzerando il debito comunale. Questo ci consente di liberare risorse un obiettivo è senz’altro l’abbassamento delle tasse comunali. La priorità era prenderci cura delle persone e abbiamo salvaguardato i servizi, grazie ai sacrifici fatti siamo ora in grado di guardare il futuro con nuovi progetti su solide basi».

Un altro grande tema degli scorsi cinque anni è stato l’urbanistica. Quale il bilancio e quali i progetti?

«Il faro resta lo stop al consumo di suolo. Siamo coscienti dei volumi che gravano sulla città e sappiamo che come con Boffalora con tutti i nuovi operatori servirà negoziare una riduzione dei volumi sapendo che si tratta di trattative difficili, perché gli oneri di urbanizzazione spesso sono stati anticipati e il rischio è di cause milionarie. Pensare il futuro della città vuole dire avere visione green, ma anche essere molto concreti: questi volumi esistono e bisogna immaginare dove potranno ricadere nel modo meno impattante possibile, possibilmente riqualificando ambiti in stato di degrado».

Si presenta con una coalizione “larga”, dalla sinistra ad Azione, oltre alla neonata lista Micheli. Che cosa cambia rispetto al 2015?

«Siamo più forti. C’è un perno centrale, il Pd, e attorno tante esperienze ed energie. Segrate Nostra è l’unica vera lista civica di Segrate, che combatte da dieci anni quando abbiamo visto tante liste nascere e morire con le elezioni. Segrate Nostra accoglie l’esperienza dei Verdi, la novità di Azione ed esponenti della Sinistra segratese. C’è poi Italia Viva, cui sono legato per la mia amicizia con Matteo Renzi e I Like Segrate. La novità più fresca poi è la lista Paolo Micheli, gruppo di soli under 35: la politica è una cosa bella e avvicinare i giovani favorendo un ricambio generazionale è un risultato di cui vado fiero».

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