Livia Achilli non va a Roma ma festeggia col 17%: «Essere del territorio un valore aggiunto»

Sopra, la candidata del Terzo Polo Livia Achilli al voto nel suo seggio a Rovagnasco

L’assessore segratese era candidata alla Camera nel collegio dell’Adda Martesana per il Terzo polo in quota Italia Viva

Una campagna lampo, un viaggio entusiasmante, soprattutto un esito che è andato addirittura oltre le aspettative. Un 17,13% che racconta un’impresa, nonostante in Parlamento ci vada la candidata del centrodestra Lucrezia Mantovani. «A Milano2 in molti seggi abbiamo preso più voti di Fratelli d’Italia – commenta orgogliosa Livia Achilli, candidata del Terzo polo al collegio uninominale della Camera per il territorio dell’Adda Martesana – sapevamo che Segrate poteva essere un terreno fertile, perché sono anni che lavoro in città ed ero una candidata del territorio, come recitava il claim che ho scelto, ma un risultato così importante ha sorpreso anche me. La ragione di questa affermazione credo risieda nel fatto che la proposta di Azione e Italia Viva abbia rappresentato la soluzione per chi era stufo degli ideologismi e chiedeva concretezza e chiarezza sui temi».

E adesso di nuovo al lavoro, da assessore, anche se quanto accaduto non può non contare. A stretto giro si voterà di nuovo per le Regionali, ad esempio. «Mi sono fatta conoscere di più anche qui a Segrate – ammette Achilli – è stata una campagna rapida e intensa, un’esperienza che mi ha fatto crescere parecchio e andare oltre i miei limiti. Non mi precludo nessuna strada a livello di opportunità future in politica, ma mi prendo del tempo per “metabolizzare” questo shock, positivo s’intende. E sono tornata subito al lavoro per Segrate».

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