Sono 1.100 alunni, su 3mila aventi diritto, quelli che si fermeranno per l’ora integrativa resa disponibile dal Comune di Segrate. Questo dicono i dati raccolti dall’Ufficio Scuola di via 1° Maggio, basandosi sulle iscrizioni al servizio proposto dal Comune, che si sono chiuse domenica scorsa, per garantire alle scuole materne ed elementari cittadine un’ora in più di orario scolastico.
Quest’anno infatti gli istituti segratesi, causa mancanza di organico, avevano comunicato che avrebbero ridotto il tempo scuola di un’ora, con uscita cioè dei bambini dell’infanzia alle 15 (invece che alle 16) e di quelli della primaria alle 15.30 (invece che alle 16.30).
Da qui la protesta dei genitori e l’intervento del Comune con la promessa di “coprire il buco” grazie a educatori reclutati da Acquamarina e Melograno.L’accordo con i dirigenti scolastici prevedeva un educatore per classe, al fine di evitare di mischiare bambini di classi diverse.
PROBLEMI A RECLUTARE EDUCATORI, PARTENZA RINVIATA
Ieri però, venerdì 25 settembre, a 3 giorni quindi da quando sarebbe dovuto iniziare il servizio, il Comune ha mandato comunicazione ai genitori con questo testo: ” I gestori di servizi per minori hanno comunicato di non avere la disponibilità di tutto il personale educativo per la realizzazione dei servizi educativi in tutte le classi e di tutto il personale ausialirio necessario a sanificare tutti gli ambienti e tutto il materiale per la ripresa delle attività scolastiche per il mattino successivo. In questi giorni si è reso quindi necessario estendere la gestione dei servizi anche ad altri gestori e organizzare un coordinamento tra gestori stessi e un raccordo con le direzioni scolastiche che abbiamo incontrato da ultimo anche ieri pomeriggio. Per garantire l’accoglimento di TUTTE le domande pervenute per gli alunni delle 101 classi ospitate nelle 8 scuole dell’infanzia, delle 7 scuole primarie e dei due centri civici, si rende necessario iniziare i servizi a partire da lunedì 5 ottobre 2020″. Partenza rinviata quindi di una settimana, e riduzione del numero delle classi “coperte” dalle 148 ipotizzate, a 101.
ALCUNE CLASSI SARANNO ACCORPATE
Questo perché non c’è stata una risposta “di massa” alla proposta del Comune. I dati parlano di un’adesione parziale: solo un terzo degli alunni si fermerà oltre il suono della campanella. In alcuni casi intere classi non hanno aderito, in altri solo pochissimi studenti. Il Comune ha informato che proprio “per questi casi non potrà essere fornito un educatore per classe ma sarà necessario riunire i bambini in un unico piccolo gruppo; per garantire il distanziamento tra questi bambini, provenienti da classi diverse, saranno utilizzate le palestre scolastiche oppure, in caso di piccolissimi gruppi, aule scolastiche”. A fronte di questo ulteriore sviluppo – continua la comunicazione – “i genitori dei bambini dei gruppi misti che intendessero ritirare i figli dalla frequenza possono comunicare la rinuncia tramite posta elettronica entro il 30 di settembre”.
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