Bar e ristoranti pronti a riaprire. Entusiasmo e qualche paura: “In balia del meteo”

Marco Valdemi davanti al dehor del "Biba Bar", si prepara per l'apertura di lunedì 26 aprile, consentita solo all'esterno

I dehor sono ancora vuoti, ma pronti a riempirsi di tavolini, sedie e vita da lunedì 26 quando la Lombardia dovrebbe rientrare in zona gialla e quindi bar e ristoranti potranno tornare a effettuare servizi ai tavoli, solo all’aperto però.

ALLA “PERGOLA” SI MONTANO NUOVE TENDE

Si attende, con quel misto di scetticismo, rassegnazione, ma anche speranza che sia l’inizio di una nuova fase. «Siamo stanchi, davvero stremati – racconta Davide Cogorno, della “Trattoria La Pergola”, in centro Segrate – teniamo aperto per dare continuità, ma certo con l’asporto o le consegne a domicilio non si tiene in piedi una struttura come la nostra». All’esterno il ristorante ha un piccolo spazio su via Roma, in zona pedonale, e qui allestirà come ogni anno i tavoli all’aperto dove sono al lavoro gli operai. «Stiamo per montare nuove tende elettriche – spiega Cogorno – sostituiranno gli ombrelloni, in modo anche da rendere più sicuro il passaggio. Un intervento – spiega – per il quale abbiamo potuto contare tramite il Comune su un contributo regionale per la riqualificazione delle attività commerciali».

IL “VENTIDUE” RINNOVA IL DEHOR

Si resta in attesa quindi, ma non fermi. Pronti a trasformarsi, adattarsi e reinventarsi, se necessario. «Avevamo già deciso di puntare tutto sulla parte esterna – spiega Andrea Livraghi del “Ventidue” di via Roma. Abbiamo presentato in Comune un progetto per un nuovo dehor perché abbiamo visto che l’anno scorso, per i mesi che siamo potuti restare aperti, ha funzionato bene. Le persone preferiscono comunque restare fuori e allora ci stiamo organizzando per offrire uno spazio più bello e confortevole».

“ZENZERO” SI ALLARGA SU NUOVE VETRINE

Idea condivisa da “Zenzero”, che si affaccia su piazza San Francesco, dove gli ombrelloni e i tavolini hanno lasciato il posto a una struttura più… solida. «Abbiamo investito la scorsa estate per realizzare un dehor con tanto di funghi per l’utilizzo anche invernale. Peccato che fino ad ora abbiamo potuto sfruttarlo ben poco. Speriamo ora sia la volta buona…», spiega Roberta Borsani. Che non si ferma e anzi rilancia. “Ci siamo allargati nelle vetrine adiacenti le nostre che erano libere – annuncia – avremo più spazio per la vendita di frutta e verdura, e pensiamo a nuovi servizi, come la presenza di una nutrizionista, sempre nel segno di un’alimentazione salutare».

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UNA NUOVA APERTURA PER “ROCCOCÒ”

Segnali di ottimismo, di una passione che resiste, nonostante tutto. Che spinge persino a… raddoppiare. È il caso di Francesco La Grutta, titolare del “Ristorante Roccocò”, che conferma con un sorriso i rumors sull’apertura di un secondo ristorante in Piazza San Francesco, a poche decine di metri dallo storico locale di via Turati. «Sarà una pizzeria gourmet con braceria», spiega mentre sistema le fioriere. Qui gioca “facile” sulla parte esterna, con il portico che consente un buon numero di tavoli: «Sono circa 50, 60 coperti, dipenderà poi dal distanziamento richiesto».

L’ “ANTICA TRATTORIA DI REDECESIO” CERCA SPAZI ESTERNI

E se c’è chi pensa in grande, c’è chi per ora è costretto a puntare su numeri contenuti, ma utili per rimettersi in moto. «Purtroppo non abbiamo spazi esterni – dice Francesco Montalbetti, della “Antica Trattoria di Redecesio” – abbiamo fatto richiesta in Comune per utilizzare uno spazio occupato da parcheggi, speriamo ce lo concedano, anche se non credo andremo oltre i 14 coperti… ma è pur sempre qualcosa».

PRONTO IL GIARDINO DELL’  “HACHI JAP”

Si è prontamente adattato alle nuove disposizioni il ristorante giapponese “Hachi Jap” sulla Cassanese. Sfruttando lo spazio esterno prima adibito a parcheggio, in tempo record i gestori hanno montato 5 gazebo che possono all’occorrenza essere chiusi da zanzariere o da tende per riparare da vento o pioggia. “In tutto abbiamo circa 45 posti – spiega il giovane titolare Yong. Abbiamo riscoperto il nostro cortile trasformandolo in un giardino e  siamo molto soddisfatti del risultato. Una situazione provvisoria può trasformarsi in una nuova opportunità”.

UN GAZEBO TUTTO NUOVO PER IL “BIBA BAR”

Marco Valdemi del “Biba Bar”, a Redecesio, ha acquistato un gazebo nuovo di zecca, il precedente è rimasto vittima della nevicata di fine dicembre. «Ho già clienti che mi hanno prenotato un tavolo per sabato prossimo, il primo con il dehor aperto. Ho tante idee, sono pronto a ripartire di slancio».

AL “BAR CENTRALE” ATTESO IL PIENONE

Tanto entusiasmo anche al “Bar Centrale” in via 25 Aprile, dove i fratelli Peviani non vedono l’ora di togliere i nastri biancorossi dai tavoli esterni: «C’è tanta voglia di uscire e stare fuori, la prossima settimana, con le dovute attenzioni, ci sarà da lavorare…», sorride Fabrizio.

PER “CASCINA OVI” ASSURDO PERMETTERE DI APRIRE SOLO FUORI

«Riaperire con queste modalità è semplicemente ridicolo». Non usa mezzi termini Francesco Rizzo, titolare del Ristorante Cascina Ovi di via Olgia, in merito al possibile via libera alla ristorazione dal 26 aprile, ma solo all’aperto. «Si tratta di una presa in giro – tuona il ristoratore – perché non ha senso permetterci di lavorare solo all’aperto mettendoci in totale balia del meteo, una situazione ingestibile. Come posso organizzarmi per tempo o prendere prenotazioni? E se poi piove? E se fa freddo? Devo offrire ai clienti la possibilità di stare dentro in caso di maltempo, proprio per tutelare la loro salute».

DAL COMUNE Sì ALLA PROROGA DEI DEHOR GRATUITI

Intanto l’amministrazione comunale è pronto ad approvare il rinnovo dei permessi di occupazione del suolo pubblico scaduti a fine marzo. «Lo decideremo in giunta – conferma l’assessore al commercio Antonella Caretti – ma senz’altro l’indicazione è estendere i permessi fino al 31 dicembre». Una possibilità gratuita sfruttata da molti ristoratori segratesi. «Rivolgo il mio appello a loro – commenta l’assessore – so quanto abbiano sofferto, ma è importante che si impegnino a rispettare tutte le misure di sicurezza: solo così eviteremo ricadute».

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