Rovagnasco, il nuovo bus 927 non convince i pendolari: “Non ci sono corse nelle ore di punta”

I residenti del quartiere chiedono di potenziare la linea per lavoratori e studenti

La linea inagurata lo scorso maggio è attiva solo dalle 9.30 alle 17. «Oggi è poco usata, ma potrebbe collegarci al metrò di Vimodrone», propongono lavoratori, genitori e studenti

Potenziare la neonata linea 927 con corse nelle ore di punta e rivedere il percorso aggiungendo una fermata tra Rovagnasco e Vimodrone. È la richiesta dei residenti di via Falcone e Borsellino, che hanno organizzato un piccolo sit-in presso la fermata del bus di fronte all’ex Asl di via Amendola. «È dal 2017 che ci battiamo per ottenere un collegamento con la fermata della metropolitana di Vimodrone, poi è finalmente arrivata questa nuova linea ma è stata una beffa perché viaggia tra le 9.30 e le 17 da lunedì al venerdì ed è quindi inutile sia per i lavoratori sia per gli studenti», spiega Maddalena Bergonti, alla testa degli abitanti della zona e promotrice di una petizione che ha raccolto 300 firme recapitata in via 1° Maggio ormai tre anni fa.

La linea 927 è attiva dal maggio 2021 e collega Vimodrone e Segrate

Un problema sentito, dato che il metrò di Cascina Burrona è sì vicino alle residenze lungo via Monzese, al confine Nord di Segrate, ma di fatto molto difficile da raggiungere se non con mezzi privati. «Abbiamo martellato per anni il sindaco che ci aveva promesso una soluzione – continua la residente – poi è arrivato questo nuovo bus che però così com’è è inutile, sia per gli orari sia per la mancanza di una fermata nelle vicinanze, la più vicina è quella di via Amendola quasi a un chilometro». La nuova 927, del resto, è stata attivata grazie al finanziamento del Comune di Vimodrone con lo scopo di collegare quel Comune al polo sanitario segratese, presidio di riferimento per il distretto di cui fanno parte le due città. Un impegno testimoniato dal taglio del nastro lo scorso 24 maggio alla presenza dei sindaci Micheli (Segrate) e Veneroni (Vimodrone), che ha dato il via alla sperimentazione del bus sull’asse Nord-Sud che viaggia oggi a regimi ridotti e che i residenti chiedono di rivedere per aumentare il bacino potenziale di utenza in un momento in cui si sta completando il rientro al lavoro in presenza dopo l’emergenza Covid.

«Basterebbe aggiungere alcune corse al mattino presto e negli orari di uscita dagli uffici per fornire un collegamento veloce con la M2, che sarebbe utilizzato dagli abitanti di Rovagnasco, Villaggio e Segrate Centro, dato che il capolinea si trova in via Papa Giovanni e il “giro” tocca diversi punti della Cassanese – continua Bergonti – sarebbe anche importante a livello ambientale e dal punto di vista del traffico dato che oggi siamo costretti a raggiungere il metrò in auto». La questione però non è così semplice. Sia perché la partita è ben più ampia e riguarda il piano dei trasporti di tutta l’area metropolitana, sia dal punto di vista economico.

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