Vaccini antinfluenzali, al via la campagna dai medici e in due centri comunali

Segrate si prepara ad offrire il vaccino antinfluenzale agli aventi diritto. Si potrà fare dal proprio medico o in due sedi predisposte dal Comune

Parte a Segrate venerdì 5 novembre la campagna massiva di vaccinazioni antinfluenzali alle persone che ne hanno diritto gratuitamente. Come negli anni scorsi si tratta delle categorie considerate più fragili ed esposte a rischi nel caso di infezione e cioè: le persone dai 60 anni di età, i bambini tra 6 mesi e 6 anni, i soggetti che corrono un rischio di complicanze, donne in gravidanza e gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse.

“Quest’anno la situazione è senz’altro migliore di quella dell’anno scorso – commenta l’assessore alla Salute del Comune di Segrate Barbara Bianco – quasi tutti i medici di base hanno aderito alla campagna e quindi vaccineranno i propri assistiti”.

L’anno scorso la campagna era partita tardi e a singhiozzo per la mancanza di dosi e anche perché molti medici non avevano dato la propria disponibilità. Inoltre mancavano approvvigionamenti in farmacia per chi voleva acquistarli, scatenando molte polemiche.

Quest’anno invece i vaccini a pagamento sono già disponibili da settimane nelle farmacie o eseguiti privatamente in sedi ospedaliere, mentre da venerdì prossimo inizieranno appunto le inoculazioni per chi ne ha diritto gratuitamente. “Molti medici offriranno le inoculazioni direttamente nel loro studio – spiega Bianco – mentre altri si appoggeranno ai due centri che abbiamo individuato per offrire questo servizio: il centro civico di Redecesio e il salone a Milano2 Nord“.

Mentre a Redecesio si replica quanto fatto lo scorso anno, a Milano2 si cambia sede: dal salone parrocchiale al salone delle associazioni. Una scelta che inizialmente, appena si è sparsa la notizia, ha creato qualche perplessità e preoccupazione a Milano2 dato che il salone si trova all’interno dell’edificio che ospita le scuole dell’infanzia. Immediata la rassicurazione dell’assessore: “Non ci saranno contatti tra chi frequenta la scuola e chi dovrà accedere al punto vaccini – spiega l’assessore – perchè l’ingresso è sul retro dell’edificio (n.d.r. dalla parte delle Poste) assolutamente separato dal plesso scolastico”. L’invito è di rivolgersi al proprio medico di base per concordare modalità e tempistiche della vaccinazione.

Rimane però ancora da sciogliere il nodo delle difficoltà burocratiche nella registrazione dei vaccinati sollevato dai medici di base. “Quest’anno Regione Lombardia ha imposto ai medici di utilizzare la stessa piattaforma di Poste usata nei centri vaccinali Covid – spiega Mario Bellaviti, medico di medicina generale a Milano2. Una scelta assurda perchè ci obbliga a spendere 10 minuti per paziente solo per compilare tutti i campi richiesti, far firmare fogli, fornire il QR code…  Un paradosso: impieghiamo 8 secondi per l’inoculazione e 10 minuti per la burocrazia! Con queste tempistiche non è fattibile – commenta – se non cambieranno il sistema – avverte il medico – io e altri colleghi ci tireremo indietro”.

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