Il sindaco “saluta” i nuovi cestini smart. Cento hanno il sensore di riempimento

Lo sketch di Micheli con uno dei nuovi cestini (che però nella realtà non si illuminano né "parlano")

Installati, con qualche mese di ritardo, i nuovi contenitori. Avvisano gli operatori quando devono essere svuotati.

A Segrate sono arrivati i “cestini intelligenti”. A salutarli – letteralmente – è stato il sindaco Micheli che ha annunciato il via alla campagna di installazione con uno sketch pubblicato sui social network. Si tratta effettivamente di contenitori “smart”: anche se non sono luminosi e… parlanti  a mo’ di robot come nel video del primo cittadino, infatti sono dotati di un sensore di riempimento che segnala agli operatori quando è il momento di svuotarli. I cestini di questa tipologia sono 100 e fanno parte del piano di razionalizzazione varato dall’amministrazione comunale assieme ad Amsa – appaltatore dei servizi di igiene urbana – che prevede la sostituzione dei “vecchi” cestini con recipienti dotati di copertura anti-cornacchia, alcuni più grandi dei classici “svuotatasca” (da 100 litri) e altri ancora attrezzati per la raccolta differenziata in zone sensibili come giardini e punti di ritrovo dove c’è un forte consumo di materiali come alluminio – e cioè lattine – e bottiglie di vetro che si potranno così smaltire in modo corretto. 

«Al termine delle installazioni avremo in città 1.215 cestini invece dei precedenti 1.345, ma la capacità complessiva è la medesima », spiega Damiano Dalerba, assessore all’Ecologia. Che replica anche alle proteste dei residenti che negli ultimi mesi avevano segnalato la “scomparsa” di numerosi cestini per lungo tempo non sostituiti. «Ci sono stati dei problemi di approvvigionamento da parte dei fornitori di Amsa, che nel frattempo aveva già provveduto alla rimozione di 130 cestini, che rappresentano il 7% del totale – dice l’assessore – appena la situazione si è sbloccata sono iniziate le installazioni. Grazie alla nuova tipologia di contenitori andremo a risolvere diverse problematiche: grazie alle coperture i cestini non potranno più essere presi di mira da cornacchie e altri volatili che estraggono i rifiuti dai bidoni spargendoli tutt’attorno, siamo inoltre intervenuti in quelle zone dove erano più frequenti usi scorretti dei cestini per conferire rifiuti domestici che vanno invece differenziati negli appositi spazi condominiali. La razionalizzazione ha consentito inoltre di mappare l’effettivo utilizzo collocando i dispositivi nelle zone dove ne è più necessaria la presenza».

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