Città di Segrate, sfila la “famiglia” gialloblu: «Il nostro calcio col sorriso»

«Il nostro impegno è di far innamorare i bambini e i ragazzi di questo sport, vivendo in un ambiente sano con principi sani», ha detto il presidente Silvio Poli ai tesserati e alle famiglie

Serata a tinte gialloblu al centro sportivo Don Giussani che venerdì 23 settembre ha acceso i riflettori sulla nuova stagione del pallone cittadino ospitando l’intera compagine del Città di Segrate. Una passerella colorata di 400 atleti, dai piccoli della Scuola Calcio fino alla Prima squadra maschile e femminile, ha sfilato sul prato verde di Via Donizetti accolta dall’entusiasmo di dirigenti e genitori. Un’occasione per festeggiare l’inizio dell’attività sportiva, riprendendo la tradizione stoppata dalla pandemia, ma anche per avvicinare le famiglie alla società ribadendo obiettivi e principi fondanti. «Il Città di Segrate, prima di essere una squadra di calcio, è da sempre una grande famiglia – ha detto il presidente Silvio Poli – Il nostro impegno è di far innamorare i bambini e i ragazzi di questo sport, vivendo in un ambiente sano con principi sani. Sono più felice se vedo un ragazzo uscire dal campo col sorriso piuttosto di vincere una partita. È questa la bussola che ci deve guidare nello svolgere il nostro compito».

L’attenzione ai ragazzi in ogni dinamica, calcistica ed extralcalcistica, è il fiore all’occhiello della politica societaria, che da quest’anno aggiunge un nuovo tassello alla propria proposta. Si tratta di un progetto di screening per valutare il corretto sviluppo, la crescita e la postura dell’atleta al fine di intercettare precocemente eventuali problematiche ed evitare infortuni. All’impegno sportivo sui campi segratesi si affianca un impegno sociale di rilievo che va anche oltre i confini nazionali. Il Città di Segrate ha infatti contribuito con le proprie risorse ad aiutare la popolazione ucraina e non solo. «Abbiamo anche instaurato una collaborazione con una società africana, a cui abbiamo regalato magliette, calzoncini, tute e  palloni, dando l’opportunità ai bambini di divertirsi e giocare – ha concluso Poli – è sempre bello impegnarsi nel sociale e dare al calcio un ruolo e una funzione importante all’interno della società».