San Felice, raccolta firme contro la “movida incivile”

Il banchetto allestito in piazza Centro Commerciale

Quasi 500 le persone che hanno sottoscritto la petizione lanciata da un gruppo di residenti. E la raccolta continua fino a metà gennaio

«Non ci siamo fermati un attimo – commenta soddisfatta Maria Pia Cesaretti, al termine della due giorni di raccolta firme contro la “mala-movida” a San Felice – tantissimi residenti sono venuti al banchetto, tante persone motivate ed esasperate». Due aggettivi che descrivono bene lo stato d’animo dei sanfelicini in merito alla situazione che si crea nel quartiere soprattutto nelle ore notturne.

“Episodi di notevole disturbo alla quiete dei residenti – si legge nel testo che accompagna la raccolta firme – con urla, schiamazzi, o altre attività disturbanti, come lo sfrecciare con auto e motorini, o la diffusione di musica ad alto volume”. Il documento, firmato al momento da quasi 500 persone, è un vero e proprio atto di denuncia-querela che i promotori consegneranno alla stazione dei Carabinieri di Segrate, ai quali chiedono formalmente di intervenire per “accertare, identificare e perseguire penalmente” i soggetti responsabili dei fatti esposti.

Schiamazzi dunque, ma non solo. I residenti denunciano anche l’organizzazione di vere e proprie “serate” o “bivacchi” rumorosi e fastidiosi degenerati in litigi e zuffe, “nonché episodi di vandalismo e di danneggiamento di beni condominiali”. Solo pochi giorni fa sui social un condomino ha raccontato di fuochi di artificio sparati in mezzo alla piazza Centro Commerciale contro le abitazioni e di un residente aggredito per essere sceso a capire cosa stava succedendo. Un episodio che ha, come prevedibile, scatenato l’indignazione dei sanfelicini.

«Si tratta di situazioni gravi e problematiche che non sono tollerabili – commenta Carlo Cassarà, tra i promotori insieme a Gabriele Mariani e Francesco Celestino – e sono episodi che si protraggono da anni. Fino ad ora i risultati sono stati zero. Le risposte messe in campo dal Comune di Segrate, ad esempio con l’iniziativa della “educativa di strada” per i giovani sono a dir poco inadeguate e insufficienti».

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Oltre alla denuncia, i promotori hanno raccolto firme su una seconda lettera indirizzata ai sindaci dei tre comuni – Segrate, Peschiera e Pioltello – sui quali insiste il quartiere. In questo caso intendono sensibilizzare le amministrazioni comunali sulla situazione di insicurezza e degrado urbano, situazione non certo nuova: numerosi gli episodi di cui il Giornale di Segrate nei mesi e anni passati si è occupato (qui un episodio del 2019, qui un altro del 2020, qui una ordinanza che cercava di mettere un freno). La raccolta firme proseguirà fino al 15 gennaio in Portineria Centrale e in biblioteca. 

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