Idroscalo: acqua bassa e secche. L’allarme degli sportivi

Il pontile per le barche davanti al Palacus "allungato" per far fronte all'abbassamento del livello dell’acqua, che prima raggiungeva l’erba

Il livello dell’acqua dell’Idroscalo continua a calare. Problemi per chi fa sport nel bacino.

Spiagge inedite, isolotti che affiorano punteggiando di bianco l’azzurro del lago, tubi idraulici che si intravedono chiaramente poco sotto il pelo dell’acqua, il pontile del Cus Milano sospeso a mezz’aria. L’Idroscalo denuncia chiaramente quel malanno chiamato siccità, con il livello dell’acqua e della falda che si è sensibilmente abbassato e continua a ritrarsi.

IDROSCALO IN SECCA, PROBLEMA PER GLI SPORTIVI

«Ce ne accorgiamo giorno dopo giorno – racconta il responsabile del settore canoa del Cus Milano, Marco Vadori – e questo rende tutto più complicato per noi: le secche sono rischiose per le imbarcazioni, la riduzione della superficie utilizzabile provoca un aumento sensibile del traffico in acqua, gare e attività ne risentono. Dobbiamo prolungare la passerella per l’accesso al lago, con alcune barche, quelle per il canottaggio, è davvero difficile scendere in acqua». Una situazione che ricorda alcune annate del passato, però. «Forse c’è stato anche di peggio, negli anni Ottanta e Novanta – sostiene Vadori – il campo di gara (la parte centrale dello specchio d’acqua, ndr) sta tenendo, anche perché il fondo è stato dragato recentemente. Però, se dovesse proseguire questa  siccità, le gare sono a rischio, a partire da quella internazionale prevista il week-end successivo a Pasqua. Per non parlare dei campionati nazionali di canoa a settembre».

LIVELLO DELL’ACQUA LEGATO ALLA FALDA

D’altronde, quella dell’Idroscalo è acqua di falda e chiaramente il suo livello è legato a quello di quest’ultima. «La stagione irrigua che inizierà tra poco dovrebbe provocare un innalzamento della falda – spiega Roberto Maviglia, consigliere di Città metropolitana con la delega all’Idroscalo – anche se probabilmente sarà inferiore a quello auspicabile». Proprio il legame con la falda non consente grandi mosse, con Maviglia che sottolinea come il problema della penuria d’acqua e quello del livello dell’Idroscalo siano di fatto slegati. «E’ chiaro che per quanto riguarda la situazione complessiva reiteriamo l’invito alla responsabilità nell’utilizzo delle risorse idriche – dice – e vedremo nelle prossime settimane se razionare l’acqua stessa, come del resto è già successo l’anno scorso. Ma ad oggi, rispetto all’Idroscalo, non sono previste limitazioni di sorta». Con la possibilità che le cose cambino a stretto giro, perché le valutazioni sono in corso. E quel Mare di Milano che si prepara alla sua “alta stagione” così diverso, con le sponde scoperte e la… gola secca, è uno spettacolo che inquieta.

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