Fondazione Bruni e JAS, terzo carico di aiuti per l’Ucraina: «Crisi umanitaria non è finita»

Fondazione Bruni aiuti UcrainaSopra, il tir partito dalla sede di Segrate con gli aiuti diretti a Odessa, in Ucraina

Un bilico con generi di prima necessità è partito venerdì 7 aprile da Segrate: arriverà per la pasqua ortodossa. Dopo quelle del 2022, un’altra spedizione solidale grazie alle donazioni dell’azienda e di Fondazione Bruni

Da via Sanzio, a Segrate, a Odessa. Passando dalla capitale della Moldavia, Chisinau, per arrivare a destinazione grazie al gioco di squadra con una associazione ucraina impegnata sul fronte umanitario. È partita venerdì 7 aprile la terza spedizione solidale organizzata da JAS e dalla Fondazione Bruni – “Charity Across Borders” – per sostenere la popolazione ucraina colpita  dalla guerra. Il bilico bianco-blu del colosso mondiale della logistica porta con sè un carico di generi di prima necessità, dagli alimenti ai medicinali, che giungerà alla città sul Mar Nero in tempo per la Pasqua ortodossa.

Gli aiuti arriveranno in tempo per la Pasqua ortodossa

«Un’iniziativa che vuole dare anche un segnale – spiega Biagio Bruni, fondatore e presidente di JAS Worldwide, che ha voluto mantenere la sua “base” a Segrate, dove l’azienda è nata e cresciuta, nonostante il quartier generale sia negli Stati Uniti – l’emergenza umanitaria in Ucraina non è finita e anzi la popolazione ha bisogno di sostegno anche più di prima, dato che le scorte si stanno esaurendo. Pensiamo sia importante mantenere alta l’attenzione  anche se la guerra ormai è in corso da più di un anno e c’è il rischio che sia stata “metabolizzata”. In occasione della Pasqua proviamo a riaccendere i riflettori, pur consapevoli che il nostro aiuto è una goccia nell’oceano».

È la terza spedizione organizzata da JAS e Fondazione Bruni

La prima spedizione solidale di JAS e Fondazione Bruni per l’Ucraina era partita il 18 marzo 2022, a poche settimane dallo scoppio del conflitto. Un’iniziativa che era stata ripetuta poi un mese dopo, il 14 aprile, con l’invio di un secondo carico diretto sempre a Odessa. Un totale di 35 tonnellate di materiali – dagli alimenti ai prodotti sanitari e per l’igiene («Acquistati presso aziende del territorio», sottolinea Bruni) – cui si aggiunge il terzo carico in arrivo proprio in queste ore, frutto della donazione della Fondazione Bruni insieme con i contributi raccolti tra il personale di JAS, che solo a Segrate dà lavoro, tra dipendenti e indotto, a oltre 500 persone. «Negli anni del Covid la logistica non si è mai fermata portando aiuto alle persone costrette a casa dalla pandemia – spiega Biagio Bruni – certamente ci sono stati anche profitti inaspettati e ci sentiamo in dovere, alla fine di quel periodo terminato ufficialmente il 31 marzo 2022 con la fine dello stato di emergenza, di restituire una parte a chi ne ha maggiore necessità: ora c’è l’Ucraina ma anche la Turchia colpita dal terremoto, ma è giusto mantenere alta l’attenzione su tutte le emergenze purtroppo esistenti nel mondo».

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