Sono 122 i profughi arrivati in città. Tante associazioni al lavoro

Operatori della Protezione Civile al lavoro per preparare gli aiuti per l'Ucraina in Commenda (foto archivio)

Tra di loro una cinquantina di minori. Ben 83 persone sono ospitate da famiglie segratesi.

l cuore di Segrate è grande davvero. La città l’aveva già dimostrato nei giorni della grande raccolta di beni e viveri in Commenda, lo sta confermando anche in questa fase dell’accoglienza. Sono 122 gli ucraini arrivati in città, tra i quali una cinquantina di minori. Di questi ben 83 sono ospitati dalle famiglie che hanno dato la disponibilità ad aprire le porte delle proprie abitazioni, gli altri 37 convivono con loro connazionali e parenti. C’è perfino il caso di una coppia di profughi ospitata da un cittadino di origini marocchine, niente di strano ma una soluzione multietnica che oggi parla ancor più di pace. «La cittadinanza ha risposto con una solidarietà attiva davvero imponente – afferma l’assessore Barbara Bianco – e i profughi sono quasi sorprendenti nel loro atteggiamento: chiedono di lavorare e lo fanno con insistenza, per non pesare sulla collettività che li sta aiutando. Tra Caritas e i nostri Servizi sociali la collaborazione è ottima, proprio per questa disponibilità di base che facilita il tutto».

ASSOCIAZIONI IN PRIMA LINEA

Anche l’associazionismo si è fatto trovare pronto; sono tante le realtà che hanno risposto alla chiamata dell’amministrazione. La Caritas è alla testa di questo “drappello” solidale che vede in prima linea anche “D come Donna”, che come la stessa organizzazione della Diocesi, offre corsi di italiano e assistenza psicologica con la presidente Ottavia Zerbi. Sull’insegnamento della lingua è attiva anche “LAMP – Officina dello studio”, che propone lezioni per bimbi e ragazzi con l’ausilio di coetanei italiani. Inoltre sono tante le associazioni che hanno dato la propria disponibilità a inserire gratuitamente i profughi ucraini nelle loro attività: “Cosmo”, che a Segrate gestisce il Cag (Centro di aggregazione giovanile) organizzerà momenti ludico-ricreativi ad hoc; l’associazione “Arte e Spettacolo” aprirà i propri corsi di danza; “Teatrio” e “Teatro Labirinto” garantiranno l’accesso ai propri corsi. E poi c’è “Tempo C”, che si è offerta di accogliere bambini ucraini della fascia d’età di riferimento e inserirli nel nido, aprendo anche le porte dei camp estivi e dei vari laboratori in programma nelle prossime settimane. Il “GAS” (Gruppo di acquisto solidale) e il centro sociale Baraonda sono pronti a fare la propria parte qualora venissero segnalate necessità particolari alle quali poter rispondere. Infine, la Misericordia e la Protezione civile sono in grado di fornire servizi di trasporto, in particolare di natura sanitaria ma non solo. Tutto questo al netto della mobilitazione dello sport cittadino che è subito… sceso in campo per consentire ai più piccoli di trovare un pizzico di serenità in questo tempo zavorrato da angoscia e paura. Con lo stesso spirito, un imprenditore segratese – attraverso Caritas – ha deciso di donare uova di Pasqua a tutti i bambini ucraini arrivati in città. La voglia di dare una mano è tanta e Segrate c’è, con uno slancio che commuove.

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