San Felice, i bambini chiedono… asilo. Ma la scuola riaprirà nel 2024

Il giardino incolto del plesso in Prima Strada chiuso da settembre 2022

La materna in 1ª strada inagibile da settembre. I bambini spostati in due aule provvisorie alla primaria.

Chiedono risposte e tempi certi i genitori della scuola dell’infanzia “1ª Strada” dell’Istituto Galbusera di San Felice.  Ma almeno fino all’inizio del 2024 i bambini non potranno rientrare nella loro scuola e resteranno… in trasferta nelle aule della primaria. A confermarlo sono stati gli assessori Francesco Di Chio (Lavori pubblici) e Guido Bellatorre (Istruzione), che hanno incontrato una portavoce delle famiglie la scorsa settimana dopo che il caso era già arrivato due volte in Consiglio comunale su inziativa dell’opposizione. Andiamo per ordine.

La materna trasloca per danni al tetto

Dallo scorso settembre e per tutto l’anno scolastico che ormai volge al termine i bambini delle due sezioni della struttura in 1ª Strada sono stati spostati in due aule provvisorie ricavate all’interno del plesso della primaria. Un trasloco “forzato”, dovuto al fatto che le riparazioni al tetto della scuola scoperchiato dal vento record del 7 febbraio 2022 non avevano retto alle piogge dei mesi successivi causando infiltrazioni che avevano raggiunto anche gli impianti elettrici. Impossibile restare: da qui la decisione di dirigenza scolastica e amministrazione comunale di spostare i 38 bambini delle sezioni blu e verde. Una soluzione temporanea che si è però protratta per tutto l’anno, in locali riadattati con inevitabili limiti e disagi.

I genitori chiedono risposte al Comune

«Dopo molte pec rimaste senza risposta – racconta Valentina Quarta, rappresentante della sezione blu – finalmente abbiamo avuto un incontro con l’assessore Guido Bellatorre in cui ci ha informato che è stata avviata la gara d’appalto. Per fine giugno si saprà il vincitore e dunque che tempi ci saranno per i lavori». «L’auspicio è di far rientrare i bambini nelle loro aule a gennaio 2024 – conferma l’assessore Francesco Di Chio interpellato dal Giornale di Segrate – contiamo di restituire a docenti, famiglie e bambini una scuola più nuova e confortevole visto che oltre al tetto rifaremo anche la pavimentazione, imbiancature e impianti con un investimento di 300mila euro. A fine mese ci rivedremo con le famiglie per un aggiornamento».

I disagi di quest’anno scolastico

Un intervento che mamme e papà ritengono prioritario vista la situazione degli ultimi mesi. «I bambini non hanno un salone in cui giocare e nemmeno un giardino, ma solo un piccolo spazio all’aperto non attrezzato – spiega Quarta – tutti i giochi da esterno, che tra l’altro erano appena stati acquistati, sono rimasti imballati in 1ª Strada…  Un altro disagio è legato poi al momento del pasto: dovendo  pranzare nella mensa della primaria devono accedere alle 11.30 e concludere il pranzo entro le 12.15 quando arrivano gli altri: un tempo non certo ottimale per dei bambini piccoli. L’unica nota positiva la si deve alle insegnanti che hanno portato avanti i progetti didattici senza far sentire mai nessun problema ai nostri bambini come solo delle maestre vere sanno fare». 

Il plesso della materna in 1° strada all’abbandono

Intanto, nel plesso chiuso niente si è mosso in questi mesi. «Il Comune è intervenuto a febbraio mettendo una guaina d’emergenza con l’intento di far rimanere i bambini nella scuola, ma ogni volta che pioveva erano chiusi in classe perché nel resto della struttura c’erano infiltrazioni- dice la refertenze della sezione –  quando poi i bambini sono stati trasferiti alle elementari niente è più stato fatto, neanche la manutenzione ordinaria visto che il giardino ora è diventato una selva».

La Lega: “Gravi ritardi sull’assegnazione dei lavori”

La questione l’avevano già portata in Consiglio comunale due volte. «I ritardi sulla gara e quindi l’impossibilità di tornare nella scuola a settembre sono inammissibili», attacca ora la Lega per voce del capogruppo Marco Carandina. «Il danno si è verificato a febbraio 2022, un anno e mezzo fa, e c’era tutto il tempo per affidare i lavori. Lo stesso sindaco Micheli, rispondendoci in Aula a marzo, aveva detto che la gara era stata indetta e che quindi la scuola sarebbe stata pronta per il nuovo anno scolastico – dice il consigliere comunale leghista – una simile confusione organizzativa in un Comune importante come Segrate non è giustificabile anche perché ha lasciato le famiglie in una situazione di incertezza e preoccupazione».  

 

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