Il sindaco Micheli al giro di boa del mandato “extralarge”: si voterà a primavera 2026

Il sindaco Micheli al voto in un seggio di Segrate (Archivio)

L’emergenza Covid “allunga” l’incarico del primo cittadino, confermato alle elezioni del 2020 

L’amministrazione comunale di Segrate al giro di “boa” di metà mandato. Con il mese di luglio il sindaco Paolo Micheli entra ufficialmente nella seconda parte del percorso dopo la conferma dell’ottobre 2020. Un incarico extra-large che così come il primo, sempre a causa della pandemia, andrà ben oltre al canonico periodo di 5 anni.

Come chiarito dal Ministero dell’Interno, interpellato da diversi Comuni andati al voto nel primo anno dell’emergenza Covid, le prossime elezioni comunali si terranno nella primavera del 2026, la prima finestra utile come previsto dalla legge dato che quella autunnale era stata un’eccezione strettamente legata alle restrizioni sanitarie che avevano impedito il voto previsto proprio nel mezzo del lockdown.

Il sindaco più “longevo” di Segrate

Il sindaco Micheli – come i suoi colleghi confermati nell’ottobre di due anni fa – sarà dunque il primo cittadino più longevo della storia di Segrate dato che, tra la proroga del 2020 (5 mesi in più) e il prolungamento del secondo mandato (un semestre, se si votasse a maggio 2026), a meno di improbabili sorprese governerà la città per un totale di oltre 11 anni. 

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