L’annuncio dell’azienda a tre anni di distanza dalla sospensione legata al Covid, al via lo sviluppo della prima fase relativa al centro commerciale. Parole chiave sostenibilità e basso impatto ambientale. E parte una “fase di ascolto”
Westfield Milano riparte. E dà il via a una nuova progettazione degli interventi sull’area ex dogana di Segrate rimettendo in marcia il piano bruscamente interrotto dalla pandemia. A oltre tre anni di distanza dalla sospensione del progetto con lo scoppio dell’emergenza Covid – era il maggio 2020 – ad annunciare la svolta è stata la società (joint venture tra il colosso mondiale dei centri commerciali Unibail-Rodamco-Westfield e Gruppo Percassi attraverso Arcus Real Estate) con un comunicato diffuso il 24 luglio.
La notizia è l’affidamento a One Works, società di architettura e ingegneria che ha firmato, tra gli altri, la piazza Tre Torri di CityLife, della prima fase di sviluppo dell’area di Segrate, che riguarda l’ambito retail e cioè il centro commerciale. Una decisione che, sostiene Westfield Milan, “rappresenta l’atteso avvio di un progetto ambizioso e visionario unico in Italia, a servizio dei cittadini della città metropolitana di Milano e in particolare di Segrate”.
Il progetto aggiornato “per adattarsi ai nuovi scenari socioeconomici”
Al momento non ci sono particolari o dettagli sui contenuti del piano affidato al prestigioso studio internazionale diretto da Leonardo Cavalli per il rilancio dell’iniziativa originariamente approvata nel 2009. Quel che è certo è che si tratterà di un aggiornamento del progetto, dice l’azienda, “per adattarsi ai nuovi scenari socioeconomici aperti dalla pandemia, che ha portato a evoluzioni radicali nel mondo del retail, dell’entertainment e in generale degli stili di vita” e che tiene conto anche degli sviluppi urbanistici dell’area e in particolare quelli relativi alla Porta Est e al prolungamento della M4 fino a Segrate.
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“Attenzione al verde, alla sostenibilità e alla vivibilità degli spazi”
“In un innovativo alternarsi tra spazi aperti e strutture chiuse, l’attenzione alle aree verdi e alla vivibilità degli spazi, sarà il leitmotiv dell’intera area, che includerà anche un Centro commerciale in linea con i nuovi scenari”, spiega il comunicato che certifica la ripartenza del progetto e detta le linee guida condivise dall’azienda con i nuovi progettisti. “La sostenibilità e il basso impatto ambientale sono le linee strategiche su cui si svilupperà il progetto in linea con l’obiettivo di Westfield di tagliare del 50% le suoi emissioni di CO2 entro il 2030, un tema condiviso con l’amministrazione comunale di Segrate e con il sindaco Paolo Micheli che ha sempre sostenuto la valorizzazione di un minor impatto ambientale”, dice l’azienda. Massima attenzione inoltre, assicura Westfield, “alla promozione della mobilità dolce verso un’area ampiamente accessibile e con priorità data ai pedoni rispetto alle auto” grazie anche alle nuove infrastrutture previste al confine della grande area dell’ex dogana, tra cui la nuova stazione ferroviaria con M4 e alta velocità.
Un’indagine affidata a Nomisma: “Ascoltiamo il territorio”
Pochi i dettagli sul futuro assetto dell’area, dicevamo, anche perché oltre all’avvio della fase di progettazione vera e propria, l’azienda ha annunciato l’apertura di una fase di ascolto e dialogo con il territorio attraverso un’indagine affidata a Nomisma, società specializzata nelle ricerche di mercato, “per analizzare i bisogni di cittadini, istituzioni, stakeholder economici ed enti del terzo settore”. Dai risultati della ricerca, spiega Westfield, “emergeranno informazioni preziose sulla base delle quali saranno definiti alcuni degli aspetti funzionali del progetto.
Continuano i lavori della Cassanese Bis
Nel frattempo, sottolinea il comunicato, proseguono le attività per la consegna delle opere infrastrutturali essenziali, tra cui la realizzazione della Cassanese Bis – di cui Westfield Milano è stazione appaltante con un investimento di 150 milioni di euro. “La nuova rete stradale migliorerà i flussi di viabilità sul territorio, decisiva per la connessione di Segrate con la città di Milano”, sottolinea l’azienda.
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