Sopralluogo martedì 28 gennaio nella “pancia” della Viabilità speciale, dove sono in corso gli scavi per il tunnel di via Morandi
Il tratto rosso della Cassanese Bis è realizzato per il 66%. Se vogliamo parlare di numeri, questo è il più significativo. L’altro è una data, un’ipotesi che parla di un’apertura della nuova infrastruttura nel primo semestre del 2026. Stando agli annunci precedenti, soprattutto firmati Micheli, si registra uno slittamento in avanti di qualche mese, ma le variabili in queste opere definite “complesse” sono da tenere in conto, tra extra costi, meteo ballerino e sottoservizi da gestire.
Il sopralluogo nel cantiere e la conferenza stampa alla presenza dei tre soggetti interessati – Westfield come stazione appaltante, Città metropolitana come riferimento politico sovralocale e Comune di Segrate come scenario principale dei lavori – è stata l’occasione per fare il punto, tra procedure di jet grouting (l’immissione di cemento nel sottosuolo per creare un tappo di fondo per evitare la risalita dell’acqua di falda, ndr) e scavi in trincea per la galleria che consentirà alla nuova strada il passaggio sotto via Morandi, fino agli altri tratti interrati prima della risalita definitiva all’altezza della rotonda di Pioltello, all’altezza della Rotolito per intenderci, dove ci sarà il collegamento con la vecchia Cassanese.

Se Westfield ha sottolineato la volontà di terminare i lavori il prima possibile e l’orgoglio per il ruolo avuto nella realizzazione di una svolta viabilistica così attesa e importante, Città Metropolitana, rappresentata dalla consigliera delegata alle Infrastrutture Daniela Caputo ha svelato il nuovo orizzonte temporale. «La prima bretella aperta, quella tra Milano Oltre e Seggiano, ha già iniziato a fare quello che ci aspettavamo alleggerendo il traffico dei mezzi pesanti – spiega – ma i grandi miglioramenti si avranno quando apriranno tutti e tre gli svincoli. Il prossimo sarà quello di Cascina Gabbadera a Pioltello, indicativente nella prossima estate. Per tutta la nuova strada si ipotizza il primo semestre del 2026. Gli scavi in trincea sono complessi e potrebbero far riassestare le tempistiche, per questo vogliamo essere prudenti». Nel frattempo Palazzo Isimbardi non ha mai chiuso il tavolo con Segrate per l’eventuale apertura precedente del tratto giallo, quello già realizzato e collaudato da Serravalle. «Sappiamo benissimo che potrebbe creare problematiche – afferma Caputo – ma ci stiamo confrontando con Segrate, sapendo che è anche un nostro onere quello di non impattare sul territorio e sulla polizia locale».

CHE COS’È LA CASSANESE BIS
Lunga 4,2 chilometri, per un valore complessivo di circa 150 milioni di euro. Questi i dati della Cassanese Bis, che collegherà direttamente la tangenziale Est e la Bre.Be.Mi bypassando la “vecchia” Cassanese. Per consentire il collegamento tra la nuova infrastruttura e la viabilità locale sono previsti tre svincoli, uno a Segrate e due a Pioltello, a Milano Oltre e a Cascina Gabbadera. È previsto inoltre un collegamento nord-sud tra la futura rotonda di viale Europa e via Rugacesio a Segrate. La nuova strada alterna tratti in trincea ad altri a livello campagna. Resta da completare il tratto rosso, mentre il giallo e il blu sono già stati ultimati.
Il sindaco di Segrate Paolo Micheli ha espresso gratitudine, parlando anche di un aspetto emotivo da non sottovalutare. «L’accelerazione che si è registrata negli ultimi dieci anni su quest’opera non era per nulla scontata – dice – anche perché sono decenni che Segrate aspetta questa strada. Quando ero piccolo nel primo tratto andavamo a pescare, lo chiamavamo “the river”, il fiume, perché era invaso dall’acqua e qualcuno lo aveva riempito di pesci». Dal passato al futuro, il passo non è breve ma è già tracciato. Il Comune ha presentato il nuovo progetto sulla Cassanese, quel Chilometro Verde che partirà, almeno in embrione, appena la Viabilità speciale sarà operativa. «Abbiamo già accantonato i soldi per le prime opere – rivela Micheli – ma il primo step sarà una sperimentazione, magari la chiusura di una corsia nei week-end, perché una svolta del genere va costruita e condivisa con i cittadini. Poi cercheremo fondi in Regione, dove è appena stato pubblicato un bando che potrebbe fare al caso, e anche in Europa. Anche in virtù dell’attenzione riscontrata in quell’ambito per un progetto ritenuto un unicum innovativo, sono ottimista. Entusiasmo sì, ma anche un sano realismo».
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