La ricetta del Crotto di Max: cucina lombarda da Milano alla Valtellina, semplicità e buonumore

Il Crotto di MaxNel menù del Crotto di Max anche i piatti simbolo della cucina rurale milanese

Il Crotto di Max di via Rivoltana, a Novegro, propone i piatti della tradizione in un clima accogliente

Gusto, tradizione, semplicità, buon umore. Sono gli ingredienti della ricetta del Crotto di Max, ristorante di via Rivoltana 31 (di fronte al Luna Park), a Novegro, che dalla scorsa estate ha preso il testimone della “Taverna del pesce del Cantiere navale San Marco”, entrambi frutto dell’iniziativa del vulcanico Massimo Sottili, architetto, artista e ristoratore milanese ormai di casa a Segrate da diversi anni che lo gestisce insieme alla figlia Altea.

«Mi sono ispirato alla cantina naturale tipica dei monti della Valchiavenna, il crotto appunto, luogo del cuore sinonimo per me di genuinità, amicizia e condivisione», dice lui accogliendoci nel suggestivo locale tra mattoni a vista, legno, arredi “vintage” e quadri con incorniciati simpatici detti milanesi o immagini iconiche come quelle dei film di Bud Spencer e Terence Hill. «Ho immaginato il Crotto di Max come un luogo piacevole dove incontrarsi e mangiare secondo la tradizione lombarda rurale di un tempo – spiega Sottili, che ha progettato gli ambienti – la cucina è quella tipica di Milano, ma abbraccia anche il nord della Lombardia, la Valchiavenna e la Valtellina. C’è inoltre un menù di pesce ereditato del Cantiere San Marco, al quale molti clienti mi hanno chiesto di non rinunciare». 

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La cena del Crotto di Max

La proposta a cena del Crotto di Max è costruita sui piatti simbolo della cucina povera del territorio, che danno il loro meglio proprio nella stagione autunnale e invernale che entra nel vivo. Ci sono cassoeula, risotto con l’ossobuco, trippa (o meglio, busecca), bollito, brasato e polenta, gnocchi di castagne. Ma anche i pizzoccheri della Valtellina con i suoi salumi e formaggi, lumache,  pappardelle al ragù di capriolo e la mitica spadellata di “fagioli del west” con salsiccia e pomodoro ispirata da quel “Lo chiamavano Trinità” che dà il nome al piatto. «Sì, ho scritto il menù dando alle pietanze dei “titoli” cinematografici sullo stile di Lina Wertmuller –  spiega Sottili – mi piace vedere i clienti sorridere mentre scelgono i piatti, per questo ci sono alle pareti motti e proverbi testimonianze di una saggezza popolare da riscoprire sorridendo… il Crotto è una cantina di amici per condividere cibo buono e genuino in un clima leggero, valorizzando gli elementi di cultura sociale e gastronomica del nostro territorio». 

Un menù semplice e curato per il pranzo 

Molto interessante anche la proposta per il pranzo, con due piatti a soli 12 euro da scegliere in un menù semplice ma curato con, tra gli altri,  risotto  alla milanese, cacio e pepe, carbonara, cotoletta, parmigiana.

Comodo il parcheggio nell’area di fronte al ristorante. 

Il Crotto di Max

Via Rivoltana 31, Novegro. Tel. 02-70200594 / 347-3466686. Aperto da lunedì a venerdì e sabato a cena. Chiuso domenica

 

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Redazione Giornale di Segrate

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