Idroscalo Fishing Contest, ami e lenze a Segrate per far bene all’ambiente

Alcuni dei pescatori partecipanti sulle sponde dell'Idroscalo (Foto Marcello Patelli - Lefotodim)

Domenica 12 novembre si è svolto l’evento organizzata da Spinning Club Italia secondo il metodo del “catch and release”. Il ricavato andrà a finanziare progetti di tutela del patrimonio ittico

Ha registrato il tutto esaurito Idroscalo Fishing Contest 2023, manifestazione organizzata da Spinning Club Italia e patrocinata dalla Fipsas Milano-Lodi. In quarantuno, tra i quali due pescatori giapponesi e due giovanissimi ragazzi di 11 e 12 anni arrivati da Ravenna, i partecipanti all’evento di domenica 12 novembre, che aveva lo scopo di raccogliere fondi per le iniziative dell’associazione che conta ben 800 soci a livello nazionale e ha uno spirito ambientalista più che competitivo. Da qui la scelta di non utilizzare il termine “gara” e di premiare solo coloro che hanno pescato il pesce più grande nelle tre categorie legate alle specie protagoniste dell’evento: un luccio da 88 cm, un bel persico da 31cm e un black bass da 37 cm.

Idroscalo Fishing Contest era infatti mirato alla pesca dei pesci predatori che popolano le acque dell’Idroscalo sposando la filosofia del “catch and release” e cioè la pesca e poi il rilascio in acqua degli animali. «È stato bello vedere numerosi giovani, soci e simpatizzanti, partecipare all’evento e divertirsi abbracciando la filosofia di rispetto per il pescato. Il futuro della pesca dipende proprio dalle nuove generazioni che dimostrano di avere sempre più a cuore queste tematiche – spiega il segretario di Spinning Club Italia Ettore Ghezzi – abbiamo tanti progetti aperti come quello dedicato alla trota marmorata, uno degli ultimi ceppi autoctoni e a rischio estinzione, e un incubatoio nel quale recuperiamo le uova che andrebbero perse con l’obiettivo è quello di creare un mini-habitat in un canale nel quale far cresce i pesci per poi reinserirli in natura».

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Per chi ha pescato il luccio più grosso, il… maggiore dei tre giganti dell’Idroscalo con una misura minima di 60 cm, c’era un premio davvero ambito: un Belly Boat, una sorta di seduta a forma di punta di gommone, con la quale ci si può spostare nell’acqua muovendo le pinne indossate dal pescatore; uno strumento “green” che si rifà a un’invenzione degli americani che durante la guerra del Vietnam utilizzavano una struttura simile per farsi trasportare dalla corrente vicino ai ponti e poterli minare senza essere scoperti. 

Così l’Idroscalo è tornato regno della pesca per una domenica, anche se per i pescatori è un paradiso senza… data di scadenza. Infatti, a parte le aree in concessione, quelle che ospitano le realtà che affacciano sullo specchio d’acqua, dall’Idroscalo Club al polo di sci nautico, passando per la spiaggia balneabile e lo spazio dedicato ai cani, nei prati delle sponde è possibile cimentarsi nello sport dell’amo e della lenza, sempre chiedendo le necessarie autorizzazioni all’ingresso del parco. Proprio accanto alla struttura nella quale si rilasciano i permessi c’è una cartina che chiarisce quali sono le zone nelle quali è possibile sistemare la propria attrezzatura. «Gli appuntamenti come quello di domenica, oltre a far vivere e riscoprire le potenzialità delle acque cittadine, sono uno strumento di aggregazione per gli appassionati e un modo per favorire nuove amicizie e vivere al meglio gli ambienti e le opportunità offerti dal nostro territorio in compagnia e in amicizia», il commento degli organizzatori di Idroscalo Fishing Contest.

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