La prima fase riguarda lo sviluppo del centro commerciale, ma restano top secret i dettagli sul futuro dell’ex dogana.
Westfield torna a farsi sentire dopo il primo annuncio dello scorso luglio, che aveva rotto il silenzio dell’azienda dopo lo stop legato alla pandemia del 2020 che aveva di fatto congelato il progetto. Ma per avere dettagli sul destino dell’area ex dogana bisognerà attendere ancora, forse i primi mesi del 2024.
La notizia, al momento, è che Unibail-Rodamco, in cordata con Gruppo Percassi per lo sviluppo del piano risalente al 2009, ha completato la squadra che lavorerà alla prima fase relativa alla costruzione del centro commerciale. Che, come anticipato, non sarà più il colosso immaginato quasi quindici anni fa ma “un’area retail di nuova concezione” con un mix di spazi chiusi e aperti, ridimensionata nei volumi e affiancata da altre funzioni su cui però ancora nulla si sa.
In attesa del fischio d’inizio, ad affiancare lo studio di progettazione One Works scendono in campo Esa Engineering, Holzer&Bertagnolli, P’arcnouveau e STZ, un pool di aziende leader nei settori dell’impiantistica e del design. L’obiettivo, spiega l’azienda, è varare un progetto “visionario”, “coniugando sostenibilità e adattabilità” in coerenza con la strategia di riduzione del 90% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Il tutto “cogliendo l’opportunità di immaginare un nuovo sviluppo orientato alla futura grande accessibilità pubblica del sito, che prevede anche la realizzazione della stazione dell’alta velocità Porta Est di Milano e l’estensione della linea 4 della metropolitana, che ci permette di immaginare un nuovo centro per Segrate e per la città metropolitana”. Per sapere come si tradurrà tutto questo nel progetto bisognerà attendere. Nel frattempo, fa sapere Westfield, procedono i lavori per la realizzazione della Cassanese Bis, opera legata alla riqualificazione dell’ex dogana, con tempi di consegna previsti entro il primo semestre 2025.
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