Segrate riaccende il Falò di Sant’Antonio

Il falò in una precedente edizione, appuntamento tradizionale del quartiere di Rovagnasco e di tutta Segrate

Aggiornamento del 15/1/2024: a causa delle previsioni di maltempo, l’evento è stato rinviato a giovedì 18 gennaio

Dopo quattro anni di buio e tre edizioni saltate, a Segrate… si riaccende il falò di Sant’Antonio. Il 18 gennaio, nel prato dietro il Centro diurno di via Manzoni, al confine tra il Villaggio Ambrosiano e Rovagnasco, tornerà protagonista una delle tradizioni più amate.

L’ultima volta fu nel 2020, peraltro in ritardo (si tenne il 25 gennaio, ndr) a causa dei livelli eccessivi di inquinanti nell’aria. L’anno scorso in tanti Comuni venne ripristinato l’appuntamento cancellato dalla pandemia, ma Segrate aderì al divieto di accendere fuochi disposto in quel periodo da Regione Lombardia. Quest’anno, con il nulla osta di via Primo Maggio arrivato giusto una settimana fa insieme al patrocinio, si può ripartire.

«Lo abbiamo fatto con la Festa di San Vittore a maggio, adesso possiamo riaccendere il Falò – sospira Paolo Melchior dell’Associazione Culturale “Il Quartiere” che con il CPS di Rovagnasco organizza l’evento – Il tempo si era fermato, ma dopo tre anni siamo di nuovo in grado di promuovere le tradizionali iniziative e ne siamo davvero felici».

Il falò di Sant’Antonio verrà preceduto dalla benedizione degli animali, dei quali il venerato abate è considerato il protettore, che inizierà alle ore 19. Poi si entrerà nel vivo del rito propiziatorio legato alla nuova stagione di semina e raccolto, con i fuochi accesi che hanno lo scopo magico, per così dire, di riscaldare la terra e invogliare il ritorno della primavera. Intorno alla catasta data alle fiamme si riuniranno, come è sempre successo nei 35 anni precedenti l’interruzione forzata, tanti segratesi vogliosi di condividere un momento conviviale sul quale veglieranno i volontari della Protezione civile, chiamati a svolgere il proprio servizio sul pratone e nel grande gazebo che verrà allestito ai margini dell’area verde. Salamelle e vin brulè saranno i principali protagonisti del desco previsto per la serata, con le due associazioni presenti che raccoglieranno fondi che verranno devoluti in beneficenza. «C’è tanta voglia di fare festa e stare insieme – assicura Melchior – perché ci è mancato questo momento». Si è usato spesso il termine “ripartenza” dopo il Covid, eccone un’altra. 

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