Oltre trecento studenti del liceo Machiavelli e delle scuole medie dell’Istituto Galbusera hanno partecipato alla proiezione del film campione d’incassi che tratta il tema della violenza di genere e il diritto di voto alle donne nel Dopoguerra
“C’è ancora domani” fa tutto esaurito a Sanfelicinema. Di nuovo. Questa volta a riempire la sala di piazza Centro commerciale sono stati oltre trecento studenti del Liceo Machiavelli e dell’Istituto Galbusera – le classi terze medie di San Felice e Novegro – che da lunedì 22 a mercoledì 24 gennaio hanno potuto assistere alla proiezione del film di Paola Cortellesi campione di incassi in Italia nel 2023.
L’iniziativa fa il bis dopo quella dello scorso novembre, quando le due scuole segratesi avevano potuto assistere alla proiezione di un altro “caso cinematografico”, quel “Io Capitano” di Matteo Garrone che, notizia di questi giorni, è candidato all’Oscar come miglior film straniero. Due pellicole importanti, che toccano temi di attualità e di impegno civile che hanno riaperto le porte dello storico cinema di Segrate agli studenti riprendendo il filo di una collaborazione fermata anche dal Covid che, questo è l’obiettivo, proseguirà anche nei prossimi mesi.
«Siamo molto felici di queste iniziative con le scuole del territorio – spiega Raffaella Calabrese, una delle volontarie responsabili di Sanfelicinema – vedere la sala piena di ragazzi ci ripaga di tutto il tempo che dedichiamo con passione al cinema. L’applauso spontaneo alla fine delle proiezioni proposte, “Io Capitano” prima e ora “C’è ancora domani” scalda il cuore e infonde speranza».
Un giudizio positivo condiviso anche da Giusy Tilli, docente del Machiavelli che ha curato il progetto per conto dell’istituto superiore di San Felice dove sono presenti sia liceo classico sia scientifico. «Con Sanfelicinema stiamo costruendo un vero e proprio patto educativo, avere una risorsa così vicina e con una proposta di così alto livello anche dal punto di vista educativo è davvero un’occasione unica non solo per i nostri studenti ma per tutto il territorio – spiega la docente – abbiamo deciso di proporre ai ragazzi “C’è ancora domani” perché da un lato affronta il tema della violenza di genere che stiamo già trattando dall’inizio dell’anno e dall’altro quello del diritto di voto e più in generale il ruolo della donna nella società – continua Tilli – si tratta di un percorso iniziato con la lettura di testi e una discussione in classe, proseguito con il film sul quale poi ci confronteremo. Gli studenti hanno risposto con interesse e partecipazione e un altro risultato che speriamo di raggiungere con questa iniziativa, iniziata con “Oppenheimer”, “Io Capitano” e con il film di Paola Cortellesi, è avvicinarli al cinema come arte».
Ma i giovani al cinema ci vanno ancora? «I più grandi sì, per quelli delle prime in alcuni casi un cinema più impegnato è in qualche modo una scoperta, sono magari abituati ad andare in sala per pellicole di evasione, cartoni animati – dice la professoressa – soprattutto per la loro generazione così abituata a una percezione di tipo visivo il cinema ha una valenza educativa molto alta perché trasmette valori». La collaborazione proseguirà valutando i film in cartellone. «Sì – conferma la docente – abbiamo trovato una formula che funziona, con proiezioni a fine mattinata per le quali studenti e docenti si fermano un’ora in più oltre al normale orario: è un progeto educativo su cui puntiamo molto».
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