Abbiamo fatto un tour tra le vie più colpite di Segrate. L’assessore Di Chio: «Abbiamo 400mila euro per la manutenzione».
Iniziamo col dire che la situazione segratese non ha nulla a che fare con quella disastrosa di Milano. Le buche ci sono e sono molte quelle createsi per le piogge insistenti dei giorni scorsi, ma le strade cittadine non sono paragonabili a quelle punteggiate di voragini del capoluogo. Certo, viale Forlanini e via Rubattino, due delle più utilizzate per raggiungere Milano, sono tra le più colpite, con ferite profonde e le auto costrette a gimcane surreali. In città le buche più importanti si sono formate nelle vie dove passano più camion: via Schifano, via Morandi, via Lambretta, via Cassanese. Qui si è intervenuti subito con i classici rattoppi pieni di vana speranza, perché posare il bitume ad asfalto e sottosuolo non ancora asciutti è di fatto inutile.
«Però, a parte un paio di situazioni, le toppe hanno retto – afferma il vicesindaco Francesco Di Chio – anche se siamo consapevoli che si tratti di cerotti e non di vere e proprie cure». Ma per quelle c’è un piano già varato e deliberato, con un investimento che in due anni dovrebbe varcare la soglia dei 5 milioni di euro. «Li investiremo per rifare l’asfalto di una serie di strade, ma anche per abbattere le barriere architettoniche e sistemare i marciapiedi, oltre che per le nuove zone 30 – spiega Di Chio – Partiremo a fine primavera, al massimo a inizio estate».
L’ELENCO DEI CANTIERI PREVISTI
I due interventi più importanti e anche i più onerosi, 270mila e 234mila euro rispettivamente, interesseranno svariate vie del Villaggio Ambrosiano (Po, Adige, Adda, Volturno, Ticino, Alessandrini e Pio La Torre) e via Conte Suardi in Centro, che dovrebbe inaugurare i cantieri in estate appunto e dove è previsto un restyling complessivo. Nei prossimi due anni sono programmati tra gli altri i lavori in via San Carlo, a Redecesio in via Lombardia e via Emilia, a Lavanderie in via Teodolinda e in via Radaelli (qui comprensivi di rifacimento del fondo della ciclabile) in altre strade del Villaggio, certamente il quartiere nel quale da più tempo latitano interventi di riasfaltatura, nell’ammalorata via Martiri di Cefalonia. E poi le ruspe si accenderanno su molte ciclabili cittadine, da via Morandi a via 1° Maggio, da via Modigliani a via Verdi e perfino in Cassanese.
FONDI ANNUALI PER LA CASSANESE
Verranno utilizzati tutti i fondi stanziati, derivanti da oneri avanzati, perché per i rattoppi di questi giorni si sta attingendo al capitolo della manutenzione ordinaria. «Ci sono circa 400mila euro per l’anno in corso – spiega Di Chio – e sono più che sufficienti. Ogni anno accantoniamo una sorta di “tesoretto” per intervenire sulla Cassanese, ma un vero e proprio piano regolare di riasfaltature programmate che vada oltre le arterie cittadine è fuori portata per le casse del Comune. A Segrate come altrove». La soluzione sarebbe quella, insomma, ma servono risorse che gli enti locali non possono investire: per Segrate probabilmente non basterebbero un paio di milioni l’anno. E la situazione va peggiorando. A Milano, dove dall’opposizione parlano di poca manutenzione, danno la colpa alla siccità che ha inaridito il terreno che ora non assorbe la pioggia e questa risalendo spacca l’asfalto. «Credo sia credibile – dice Di Chio – anche se le buche ci sono sempre state». Ora Segrate proverà a rifarsi il look per non doverne più contare troppe.
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