L’ortodontista Raffaella Robecchi risponde ai dubbi dei genitori sulle correzioni della dentatura.
L’età in cui mettere l’apparecchio dipende dal tipo di problema da correggere. In alcuni casi occorre intervenire già tra i 5 e gli 8 anni, anche su denti decidui. In questi casi si parla di “ortodonzia intercettiva”.
Quando è necessario?
«L’ortodonzia intercettiva corregge quelle situazioni come il morso inverso, il palato stretto o il morso aperto da ciuccio, l’affollamento importante delle arcate o la perdita precoce dei secondi molaretti decidui. Problemi che, se non corretti in età precoce, condizionano uno sviluppo anomalo delle arcate dentarie».
Quanto durano questi trattamenti?
«Le terapie intercettive sono brevi, durano meno di un anno. La funzione non è quella di allineare i denti, ma quella di prevenire e ricreare le condizioni ottimali affinché lo sviluppo delle arcate dentarie prosegua in maniera armonica».
Se non si interviene presto cosa succede?
«Correggere gli stessi problemi in un bambino che ha completato la permuta sarebbe più difficile, talvolta non più possibile».
Quali le situazioni da curare in anticipo?
«Tra le condizioni che a fine permuta è tardi curare ci sono quelle legate alle cosiddette “abitudini viziate”, come la suzione del pollice, il conseguente morso aperto e la deglutizione atipica che ne è, inevitabilmente, associata. Oggetto importante della terapia intercettiva sono anche le conseguenze che la respirazione orale ha sullo sviluppo non solo delle arcate dentarie, ma dell’intero apparato stomatognatico e del viso. L’ortodontista può individuare i casi da sottoporre a un approfondimento del pediatra o dall’otorinolaringoiatra».
Contatti
La dott.ssa Raffaella Robecchi riceve presso lo Studio Dino Monfredini Costa
in via dei Mille 2/A (Vimodrone).
Telefono: 02-2504318
E-mail: rrobecchi@yahoo.it
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