Canile di Segrate, emergenza pitbull: “Siamo al collasso, posti quasi esauriti”

Uno dei cani del Rifugio di Segrate. I terrier tipo bull rappresentano ormai quasi la metà degli ospiti in canile

L’allarme dei responsabili del rifugio segratese, in grave difficoltà per la quantità di cani problematici arrivati negli ultimi mesi

“Al Rifugio di Segrate della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, stanno terminando i posti disponibili”. Inizia così il lungo comunicato diffuso oggi, giovedì 4 marzo, dal canile segratese che lancia un grido di allarme sulla situazione della struttura.

Randagismo sconfitto, ma canili pieni

“Sebbene il randagismo canino in Lombardia ed in generale al Nord Italia, sia da anni un fenomeno sotto controllo – scrivono – gli ingressi di cani problematici e quelli relativi a movimentazioni/staffette illecite, stanno mettendo a dura prova la nostra struttura. Nel primo caso si tratta di cani terrier di tipo bull e molossoidi che vengono ceduti da proprietari incapaci di gestirli, oppure abbandonati sul territorio. In questi ultimi casi, talvolta si tratta di animali microchippati ma il cui proprietario risulta irreperibile e le intimazioni al ritiro cadono nel vuoto. Nel caso di movimentazioni illecite queste sono riconducibili a cani “spostati” dal Sud al Nord Italia privi di microchip e garanzie sanitarie e su mezzi non autorizzati. Animali che vengono poi rilasciati per essere fatti accalappiare. Questi “falsi” accalappiamenti spesso si verificano nei fine settimana o nei giorni festivi, quando partono le staffette che attraversano il nostro Paese e quando circolano meno persone che potrebbero assistere a quello che, di fatto, è un abbandono”.

Il caso del 2 pitbull abbandonati

Situazioni problematiche rese evidenti dal video, diventato virale, dell’abbandono di due pitbull proprio davanti all’ingresso. Una emergenza già più volte sottolineata dal Rifugio che comune ogni anno riesce a dare in adozione centinaia di cani. 

Cani difficilmente adottabili

Un lavoro però messo a dura prova dai pesanti ingressi di cani difficilmente adottabili. “Rileviamo – continua il comunicato – che nelle ultime settimane abbiamo avuto in ingresso in canile due cucciolate di sospetta provenienza e nove pitbull che, come noto, hanno problemi di coesistenza con gli altri cani e, pertanto, sono ospitati in nove distinti box del Rifugio”.

“Serve agire”

“Canili, ATS e Comuni sono in serie difficoltà – concludono –  ormai si rende necessario e non più procrastinabile un intervento urgente delle Istituzioni e del Legislatore mirato alla tutela degli animali. E’ arrivato il momento di agire . I canili non sono una discarica né la risposta a problematiche irrisolte”.

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