Utili per i casi di “denti sporgenti” o di arcata inferiore troppo lunga, sono adatti soprattutto per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Quando mettere l’apparecchio ai bambini? E quale utilizzare? Ne abbiamo parlato con l’esperta segratese Raffaelle Robecchi. In questo articolo avevamo affrontato il tema della “terapia intercettiva” per i bambini più piccoli, dai 5 agli 8 anni. Qui di seguito parliamo dell’età successiva, dagli 8 ai 14 anni.
«In questo periodo della crescita il bambino è più collaborante e si affrontano quelle malocclusioni dentarie che derivano da un alterato rapporto di lunghezza reciproca delle arcate. I casi cioè in cui i denti superiori risultano troppo in avanti rispetto ai denti inferiori oppure, al contrario, situazioni in cui è l’arcata inferiore a essere “troppo lunga” rispetto a quella superiore. In questi casi si parla, rispettivamente, di malocclusione di classe II o classe III. Mentre per classe I si intende la situazione ideale, in cui gli incisivi superiori sporgono solo di pochi millimetri».
Come si interviene per correggere questi problemi?
«Bisogna sottolineare che alla base dell’alterazione dei rapporti dentali c’è spesso una corrispondente alterazione nel rapporto tra le basi ossee, cioè tra il mascellare superiore e la mandibola. La terapia è allora ortopedico-funzionale e interviene sulla crescita e sulla posizione dei mascellari. Si tratta di una vasta gamma di apparecchi rimovibili che, con la collaborazione del bambino, possono dare ottimi risultati e cambiare anche l’aspetto del viso».
Per quanto tempo occorre portarli?
«Si tratta di apparecchi che vanno portati solo per un certo numero di ore al giorno, e di solito non chiedo di portarli in giro o a scuola, ma solo a casa. La terapia in genere non supera i 2 anni, sia per gli apparecchi funzionali rigidi o elastici, sia per quelli ortopedici».
Contatti
La dott.ssa Raffaella Robecchi riceve presso lo Studio Dino Monfredini Costa
in via dei Mille 2/A (Vimodrone).
Telefono: 02-2504318
E-mail: rrobecchi@yahoo.it
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