L’adolescenza è il momento ideale per iniziare la terapia di allineamento.
Ad ogni età corrisponde una diversa forma di ortodonzia. Se per i bambini si parla di ortodonzia intercettiva per i più piccoli e ortodonzia ortopedico-funzionale per quelli più grandi, per i ragazzi di 12-14 anni si affronta il tema della ortodonzia di allineamento. «Intorno a quella età si conclude la permuta – spiega la specialista segratese Raffaella Robecchi – tutti gli elementi dentari sono in arcata, ad eccezione eventualente dei secondi molari e sicuramente dei terzi molari, ed è il momento delle terapie di allineamento. Si tratta del classico apparecchio fisso con piastrine o delle mascherine trasparenti».
Quanto occorre portare l’apparecchio?
«Se i denti sono in un rapporto reciproco corretto di prima classe e se lo spazio osseo disponibile è sufficiente, l’allineamento è semplice e, in genere, non richiede più di un anno. Più complesso se il rapporto reciproco delle arcate non è di prima classe su entrambi i lati o se lo spazio in arcata è fortemente deficitario o, ancora, se mancano permanenti o non erompono. In questi casi serve una diagnosi approfondita per valutare l’approccio terapeutico e la terapia di allineamento dura, in genere, un paio di anni».
Si può mettere l’apparecchio anche prima di aver “cambiato” tutti i denti?
«Sì è possibile allineare i denti anche prima della fine permuta, sia con le piastrine che con le mascherine, ma si rischia di tenere l’apparecchio in bocca per tempi inutilmente lunghi in attesa che “arrivino” tutti i denti o, se lo si rimuove, di doverlo rimettere».
Finita la terapia, i denti si manterranno “dritti”?
«Perché ciò avvenga si consiglia sempre la contenzione, cioè apparecchi rimovibili da indossare di notte oppure fili metallici fissi applicati sulla superficie interna dei denti anteriori».
La dott.ssa Raffaella Robecchi riceve presso lo Studio Dino Monfredini Costa
in via dei Mille 2/A (Vimodrone).
Telefono: 02-250431
Mail: rrobecchi@yahoo.it
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