Edilizia convenzionata a Segrate “protetta” con tre fasce Isee progressive

Nella foto, il Segrate Village (Archivio). Nel piano di sviluppo del quartiere della stazione, oltre ai restanti interventi di edilizia libera, è prevista in futuro, sul lato di via Morandi, la costruzione di nuovi appartamenti a prezzi concordati

Il Consiglio comunale ha varato il nuovo regolamento di edilizia convenzionata a Segrate. Obiettivo del Comune, offrire alloggi a prezzi sostenibili a giovani e famiglie

L’amministrazione comunale cambia schema sull’edilizia convenzionata a Segrate . E ridefinisce i criteri di accesso agli appartamenti a prezzi concordati con il Comune in vista dei prossimi interventi che dovrebbero portare sul territorio nuove opportunità a costi sostenibili. La scorsa settimana il Consiglio comunale ha varato il nuovo regolamento, che va a prendere il posto di quello del 2005 aggiornato nel 2009, ai tempi per intenderci della “prima” Boffalora. Con importanti novità.

Per gli ISEE fino a 35mila euro una prima chiamata “protetta”

La più importante è la modifica ai requisiti dei potenziali acquirenti. Si passa infatti da una singola soglia ISEE di 75mila euro, sotto la quale si aveva la possibilità di accedere all’edilizia convenzionata, a tre fasce progressive. I nuovi limiti sono così fissati a 35mila, 70mila e 90mila euro di indicatore economico equivalente, con tre differenti “chiamate”. In pratica, una volta aperti i bandi ci sarà una sorta di prima finestra “protetta” dedicata ai redditi più bassi, per passare poi agli scaglioni successivi con le residue disponibilità di alloggi. Non solo.

Priorità a residenti, lavoratori o chi ha parenti a Segrate

La platea dei possibili beneficiari del prezzo calmierato per i primi due avvisi (le fasce ISEE fino a 70mila euro) è infatti stata ristretta ai residenti di Segrate, a chi lavora sul territorio e a chi in città ha parenti fino al secondo grado, per poi aprire a tutti nella terza e ultima chiamata. Una mossa che, nell’ottica dell’amministrazione comunale, potrebbe consentire ai giovani segratesi di rimanere o tornare nella loro città in un momento di crescita dei prezzi delle case e dell’inflazione che ostacolano l’accesso al credito (e quindi all’acquisto di casa), cioè a chi ha magari è entrato da poco nel mondo del lavoro o più in generale ai redditi medio-bassi.

Obiettivo una maggiore qualità della vita

«Abbiamo lavorato in tutti e modi per consentire l’accesso a case nuove, in classe A, a tutti i segratesi – ha detto la consigliera Greta Coraglia (Lab Segrate) – sarà un’occasione interessante non solo per chi è già residente ma anche per chi lavora a Segrate e chi vuole restare vicino alla famiglia, il tutto in un’ottica di miglioramento della qualità della vita. Un’ulteriore agevolazione sarà poi la differenza di prezzo tra gli alloggi ai piani bassi o ai piani alti». 

Nuovi appartamenti al quartiere della stazione

Gli ultimi interventi di edilizia convenziona in città risalgono alla Boffalora nel 2005, come detto, e a Redecesio Est nel 2010. Un’importante novità dovrebbe però atterrare in Consiglio entro giugno, così come confermato al Giornale di Segrate dall’assessore all’Urbanistica Francesco Di Chio. In Aula sarà infatti discussa la variante al Quartiere della Stazione (dove si trova il Village) nella quale è contenuto il progetto per nuovi alloggi in edilizia convenzionata da realizzare sulla sponda est del lotto, verso via Morandi. 

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