Per i segratesi doc il viale che collega il Centro a Redecesio e Lavanderie ha il nome dell’importante azienda siderurgica degli anni ‘70 che era insediata lungo la sponda Sud della cava
Tra i segratesi doc quella che è l’attuale via Martiri di Cefalonia, lungo la viabilità speciale, è sempre stata chiamata “la Duina”. Ma solo in pochi si ricordano o sanno da dove derivi tale soprannome che ha ormai una storia quasi cinquantennale. In quell’area infatti sorgeva negli anni ‘70 un enorme polo produttivo, circa 100mila metri quadrati, che faceva capo a un’unica azienda: la Duina Tubi Spa, fondata dall’imprenditore Vittorio Duina, nato nel 1916 in Piemonte e scomparso nel 1986 in Brasile.
Duina fu una persona molto celebre a metà anni ‘70, in particolare per essere stato nella stagione 1976-1977 il presidente del Milan, su richiesta del suo amico e indimenticabile campione, Gianni Rivera. La Duina Tubi negli anni ‘70 aveva un capitale sociale di 4 miliardi di lire, una cifra per i tempi davvero significativa, che permetteva all’azienda di sponsorizzare molti sport, tra cui l’automobilismo. Si era specializzata nella produzione di tubi per l’impiego civile e industriale, di tubi rivestiti per acquedotti e metanodotti, anche di grande diametro, per tutte le applicazioni meccaniche e per tutte le industrie.
L’azienda aveva filiali in tutta Italia, ma era nello stabilimento di Segrate la sua vera forza con 14 capannoni per lo stivaggio e le lavorazioni oltre che vastissimi piazzali attrezzati con 12 gru a carro ponte e potenti mezzi semoventi. L’area industriale è ancora oggi perfettamente leggibile, anche se venne poi frazionata e suddivisa tra tante piccole aziende che solo in parte mantennero gli edifici originali. Negli anni ‘70 l’attuale via Martiri di Cefalonia si chiamava via Redecesio e il civico assegnato alla Duina era il 3. L’ingresso principale era costituito da due abitazioni gemelle che corrispondono a via Martiri di Cefalonia 9. Di fatto si tratta dell’area industriale dove oggi troviamo l’Outlet dei Carburanti, il Padel Zenter di Zlatan Ibrahimovic e la Lombarda Cicli, compresa tra la cava del Centroparco e, appunto, il viale che collega Recedecio e Lavanderie a Segrate Centro. All’interno sono poi state istituite le vie Calabria, Umbria, Campania e Friuli Venezia Giulia.
Già alla fine degli anni ‘70 però l’azienda andò in forte crisi. Dapprima Vittorio Duina tentò la vendita alla Lega Nazionale delle Cooperative che non si perfezionò e il 28 aprile 1980 venne dichiarato il fallimento su richiesta del maggior creditore dell’azienda, il Monte dei Paschi di Siena. Vittorio Duina cominciò quindi a girare il mondo. Prima in Sudafrica, poi a Houston negli USA per trovare la morte in un incidente stradale in Brasile, come già ricordato, nel 1986.
Tornando ai segratesi doc è molto divertente cercare le loro testimonianze e i loro ricordi sulla Duina… in particolare molti ragazzi di allora ricordano con nostalgia le imprese motociclistiche sia nell’affrontare la curva della Duina, oggi “smorzata” da una rotonda, sia nel gareggiare sul lungo rettilineo della stessa o, ancora, nel fare motocross nei piazzali dismessi del tempo. Speriamo che questo articolo possa smuovere qualche altro cassetto della memoria dei nostri lettori per raccogliere altre preziose testimonianze del nostro passato.
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