Abbandono cani e gatti: “L’emergenza cessioni c’è tutto l’anno”

Uno degli ospiti del Rifugio della Lega del Cane in via Martiri di Cefalonia a Segrate

Il problema degli animali di compagnia portati in canile perchè “non ce ne si può più occupare” è un fenomeno costante.

Nessun allarme “abbandoni estivi”, almeno a Segrate, ma una “emergenza cessioni” che non ha stagionalità. Questo in estrema sintesi la situazioni riscontrata nel Rifugio della Lega del Cane di Milano in via Martiri di Cefalonia.

«Non esiste ormai da anni, almeno nella nostra zona, il problema degli abbandoni “per andare in vacanza” – spiega la vice-responsabile Elisa Cezza. Semplicemente, anche d’estate, continua il trend che si vede tutto l’anno di continue cessioni per i più svariati motivi. Si va dalla famiglia a cui è nato un bambino e che ha paura della convivenza con il cane, a chi cambia lavoro e orari e non può più prendersene cura, a chi cambia città, a mille altri motivi per i quali il cane diventa un peso da scaricare in canile. Decisioni da persone poco responsabili – commenta senza mezzi termini – che non capiscono che avere un animale è un impegno per tutta la vita, qualsiasi cosa accada».

Tra i mille motivi, la parte del leone la fa l’incapacità di gestire il cane che, nella maggior parte dei casi, è riconducibile a razze specifiche: pitb-bull, amstaff o comunque molossoidi. Cani che riempiono in buona parte il rifugio e che sono di difficile adozione. Cani per i quali da anni, Cezza come molte altre associazioni e responsabili di rifugi, chiede un intervento legislativo.

«Non c’è più tempo, i canili non possono fronteggiare questa emergenza – dicono i responsabili – chiediamo leggi che tutelino questi cani dalla nostra incapacità, chiediamo regole e requisiti perchè non sono cani per tutti, chiediamo una “save list”  di cani da salvare dall’incompetenza e dall’irresponsabilità di chi non li sa gestire».

L’ultimo caso di abbandono davanti al cancello del Rifugio di due pit-bull era diventato virale solo pochi mesi fa. Immagini che avevano indignato, ma ancora oggi la situazione non è cambiata: su 57 cani presenti ad agosto 2024,  23 sono terrier di tipo bull e molossi.  Praticamente il 40%. E con ogni probabilità, purtroppo, resteranno in gabbia fino alla fine dei loro giorni. Perchè non è facile darli in adozione, se non a persone formate ed esperte.

Non ci sono solo loro però. Molti altri cani, anche cuccioli, gatti e persino pappagalli e conigli aspettano solo di trovare una famiglia. Arrivano da cessioni, ma anche (in maggioranza) da altri canili, soprattutto nel sud italia, dove ancora il fenomeno dell’abbandono è molto diffuso. Per visionarli è possibile guardare il sito del Rifugio e prendere un appuntamento in struttura.

 

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