Milano2, derubato del Rolex con la tecnica dell’abbraccio

Il fatto è avvenuto su uno dei vialetti pedonali di Milano2 in pieno giorno

Prima la richiesta di aiuto, poi il contatto fisico improvviso e il furto. Tutto in pochi secondi.

ll copione è ormai consolidato. Avvicinarsi a una persona, abbracciarla affettuosamente con una qualche scusa e portarle via l’orologio, il telefonino, la catenina o altri preziosi. È la cosidetta “tecnica dell’abbraccio”, un tipo di furto con destrezza già andato a segno anche a Segrate.

L’ultimo episodio è avvenuto domenica 6 ottobre in uno dei vialetti interni di Milano2. Vittima un 60enne residente, che ha deciso di raccontarlo sui social e poi al Giornale di Segrate per mettere in guardia contro questo tipo di crimine, ancora più odioso se si pensa che in questo caso l’uomo era impegnato in un’attività di volontariato.

Durante la mattinata, infatti, era impegnato in alcuni lavoretti su delle parti condominiali, un modo per prendersi cura del proprio quartiere. Mentre era al lavoro, a pochi passi da lui una giovane donna ha attirato la sua attenzione chiedendo aiuto, accasciandosi a terra. Non ci ha pensato due volte e si è affrettato a soccorrerla, aiutandola a risolevvarsi. In risposta lei lo ha abbracciato – appunto – sussurrandogli alcune frasi deliranti, a sfondo sessuale.

L’uomo si è reso subito conto che qualcosa non quadrava e l’ha allontanata imbarazzato e un po’ frastornato, mentre lei si dileguava velocemente. Gli ci è voluto qualche attimo per ricomporsi ed accorgersi però che dal polso era sparito l’orologio, un Rolex regalatogli dalla madre oltre vent’anni prima. A quel punto però la donna si era già lontana, insieme a un vicino di casa si sono buttati all’inseguimento, ma invano. La donna era sparita con il Rolex in tasca.

«Sono stato ingenuo», commenta un po’ avvilito il 60enne. Pensando però anche agli altri. «Se una donna che non conoscete vi avvicina con atteggiamenti come questi e avete oggetti di valore consiglio di essere prudenti», dice. In questo caso la ladra, spiega, indossava un cappello e occhiali scuri che le coprivano interamente il viso.

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Redazione Giornale di Segrate

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