Sabato 30 novembre open day al canile di Redecesio gestito dalla Lega del Cane di Milano.
Un viaggio all’interno del canile rifugio di Segrate, per comprendere meglio il ruolo di questa struttura e conoscere gli attuali ospiti; ma anche un vero e proprio corso di base di educazione cinofila, per scoprire con quali criteri è opportuno scegliere il proprio amico a quattrozampe e come gestire il proprio rapporto con lui.
È questo lo spirito dell’open day organizzato dal Comune di Segrate e dalla Lega del Cane che si terrà sabato 30 novembre presso la struttura di via Martiri di Cefalonia. Un evento gratuito che si inserisce nel calendario di iniziative del progetto “Il Cane cittadino”, partito nel maggio 2018 con l’obiettivo di suggerire ai padroni il miglior modo di far interagire il quattrozampe con l’ambito urbano.
Appuntamento alle 14.30 per il tour iniziale, l’occasione per raccontare una storia importante. «Vogliamo spiegare cosa facciamo qui e perché – dice la vice-responsabile del Rifugio segratese, Elisa Cezza – Spesso la gente invita chi trova un cane a non portarlo in canile, forse scioccata dalle foto dei lager presenti soprattutto al Sud. Invece il canile sanitario, dove gli esemplari accalappiati trascorrono dieci giorni prima di essere affidati al rifugio di zona, è il primo presidio di tutela: si verifica la presenza di un microchip per rintracciare il padrone, li si sottopone a uno screening veterinario, si vaccinano nel caso serva».
Il randagismo canino al Nord è sotto controllo, assicura Cezza, anche grazie alle campagne di sterilizzazione e alla diffusione dei microchip. «Resta però il tema delle cessioni da parte di proprietari che non riescono a gestire il proprio cane – spiega – e questo è un fenomeno che, come detto più volte, riguarda nella stragrande maggioranza dei casi i terrier di tipo bull o comunque i molossoidi».
Per questo, nella fase del corso gestito dall’educatrice cinofila Valentina Dell’Orto, oltre alla parte dedicata alle dritte di base e alla creazione della relazione di fiducia e rispetto con l’animale, legata alla gestione delle esigenze e delle attitudini legate alla razza o alle derivazioni ma anche allo storico del cane, si è scelto di proporre un focus su quella tipologia di esemplari più interessata dalle rinunce dei proprietari. «In attesa che il legislatore faccia la propria parte o arrivi in discussione la nostra proposta di legge – dice Cezza – serve una maggior comprensione delle necessità di questi cani, per evitare che riempiano i canili come del resto già sta accadendo».
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