“C’era una volta Segrate…”: l’archivio social è un foto-racconto collettivo della città

Nella foto, la festa all’oratorio Santo Stefano nel 1967 con il palo della cuccagna e, sullo sfondo, la torre dell’acquedotto demolita nel 2002

Centinaia gli scatti raccolti sulla pagina Facebook creata da Claudio Martinelli: un “museo virtuale” della memoria segratese

Claudio Martinelli, segratese doc classe 1956, è nato a Milano ma cresciuto in via Conte Suardi e fu dipendente della Sirai-Emerson di Bussero. Nonno e felice pensionato, alterna il suo tempo libero tra le attività di volontariato presso la Cooperativa Mani Tese di Gorgonzola e la gestione della pagina Facebook da lui creata qualche anno fa “Foto di Segrate – Archivio Storico”.

La pagina, con oltre mille follower sta crescendo nel tempo col contributo di tanti segratesi che hanno cominciato ad aprire i propri cassetti e i propri album per condividerli con Claudio. Spesso invece è proprio lui che  navigando sul web trova foto, locandine, documenti relativi a Segrate, li salva e li condivide sulla sua pagina, organizzando il tutto in album tematici.  Piano piano, a titolo completamente gratuito e spontaneo, l’ex segratese sta creando un vero e proprio “museo virtuale” della memoria segratese. Una attività meritevole, che ci ha spinti a  contattarlo  per saperne di più.

Un corteo nuziale di fronte al vecchio municipio in via Roma negli anni ‘50

Ormai la pagina è diventata un fenomeno collettivo con decine di commenti  e condivisioni. Come è nata questa idea? 

«Grazie a Facebook. Quando anni fa mi sono iscritto al gruppo “Sei di Segrate se…” ho avuto la possibilità non solo di ritrovare tanti vecchi amici, ma  anche di rivivere tante emozioni grazie alle  foto del passato del nostro Comune che venivano condivise. Mi accorsi quasi subito però che molte immagini si perdevano perché non erano salvate e organizzate. Così decisi di provare a farlo io. Un esperimento che è stato apprezzato da tanti e che ho quindi deciso di portare avanti nel tempo».

Claudio Martinelli, ideatore della pagina “Archivio di Segrate”

Le foto pubblicate sono davvero di tutti i tipi. Dalle vecchie cartoline alle foto di classe fino a eventi di vario genere. Quali sono quelle che riscuotono maggior interesse?

«Generalmente quelle che suscitano emozioni e ricordi condivisi e che riguardano persone magari umili, non personalità ma conosciute da tutti. Un paio di esempi sono la bidella Pasqualina delle nostre scuole o il lattaio Antonio Vitali.  Ci sono tantissimi segratesi della mia generazione che li hanno conosciuti e che li ricordano con grande affetto. Ci sono poi degli eventi che si sono impressi nella nostra vita come l’abbattimento della torre acquedotto di Segrate Centro che da sempre apparteneva al nostro orizzonte e di cui abbiamo da poco pubblicato il video della demolizione nel 2002, inviatoci da una segratese che segue la pagina. Un avvenimento da poco di per sé ma, evidentemente, significativo per molti segratesi».

Noi del Giornale di Segrate siamo follower e sostenitori. Che appello possiamo rivolgere ai nostri lettori per aiutare la crescita di questo progetto?

«La pagina vuole essere un piccolo archivio storico collettivo di foto, articoli di giornale e ricordi vari. Mandate le vostre vecchie foto se volete, per far crescere la pagina e condividere la storia del paese.  Potete farlo o via mail scrivendomi all’indirizzo di posta elettronica martinelliclaudio@libero.it oppure contattandomi via messenger su Facebook tramite la pagina “Foto di Segrate – Archivio storico».

L’arrivo del Carnevale al “funtanun” di via Cellini

Un gregge davanti alla chiesa del Villaggio Ambrosiano

La bidella Pasqualina, che molti segratesi ricordano con affetto

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