Smartphone e minori, un aiuto dai Patti Digitali

Adolescenti iperconnessi: un fenomeno sempre più invadente e precoce che preoccupa i genitori

Una serie di incontri su come gestire le tecnologie in famiglia. Per fare rete nascono i Patti Digitali di Milano2 e Redecesio.

Tecnologie e minori: un tema sempre più sentito da genitori ed educatori, tanto da essere al centro di diverse iniziative in queste prime settimane dell’anno.

Sabato 25 gennaio alle 17.30 allo Sporting Milano2 è in programma l’incontro, aperto anche ai non soci, “L’educazione al tempo dell’iperconnessione” con Massimo Silvano Galli, psicologo che da vent’anni si occupa di progetti educativi.

Mercoledì 29 gennaio, alle 21, si parlerà di educazione digitale anche alla parrocchia di Milano2, presentando una iniziativa appena nata nel quartiere: i Patti Digitali di Comunità.

Nascono i Patti Digitali di Milano2 e Redecesio

E proprio questa nuova realtà, che coinvolge Milano2 e Redecesio, sarà protagonista di un altro incontro significativo alla parrocchia di Lavanderie giovedì 6 febbraio alle 20.45. In questa occasione si parlerà di benessere digitale per i giovani con una voce autorevole, quella di Marco Gui, professore di Sociologia dei media all’Università Bicocca. Al centro del dibattito gli effetti di smartphone e device su bambini e adolescenti partendo da studi scientifici e le azioni concrete che si possono mettere in atto in famiglia e a scuola per favorire maggiore benessere nella vita dei più giovani. Si parlerà di uno dei temi più caldi che devono affrontare i genitori, cioè il momento in cui si decide di dare lo smartphone a un figlio: qual è l’età consigliata? Che tipi di limitazioni si possono inserire? È giusto controllarli? Domande comuni alle quali però ognuno può dare risposte diverse.

Proprio per cercare di condividere una linea comune tra famiglie che vivono nella stessa comunità, sono nati i Patti Digitali, attivi già in decine di comuni italiani e ora anche a Milano2 e Redecesio. Si tratta di una sorta di “decalogo” di regole-base, che le singole famiglie o le realtà educative possono sottoscrivere, in modo da fare rete e supportarsi per farle rispettare. Un esempio? Niente cellulari a tavola, disattivazione delle notifiche non necessarie, niente smartphone personali prima dei 14 anni. Il Patto segratese è disponibile e sottoscrivibile sul sito pattidigitali.it/milano-2-redecesio dove già hanno firmato una trentina di persone.

“Ecco perchè ho scelto di aderire ai Patti”

Tra i sostenitori dei patti segratesi c’è Cristina Modica, ingegnere e mamma di tre figli, che ha visto sui suoi ragazzi gli effetti di cellulari & co: “In famiglia anni fa, coi figli grandi abbiamo sbagliato dando loro lo smartphone a 11 anni – racconta – siamo stati sommersi da quelli che credevamo fossero solo ‘capricci’ da pre-adolescenti… invece adesso la scienza ci ha dimostrato che i nostri figli non erano un’eccezione, che noi genitori avevamo le armi spuntate davanti a questa iperconnessione che ai giovanissimi crea dipendenza e fa davvero male. Da qui la necessità di ‘salvare’ almeno la figlia più piccola: sappiamo di poter rendere sostenibile il rifiuto dello smartphone solo se questa scelta sarà attuata da tante altre famiglie del quartiere. Ci siamo informati e abbiamo trovato l’iniziativa dei Patti Digitali, che faceva esattamente al caso nostro… E’ semplice aderire, è già molto diffusa nei Comuni limitrofi, e i primi riscontri ci stanno dicendo che tanti genitori ‘non vedevano l’ora’ di trovare una soluzione del genere! “.

 

 

 

 

About the Author

Laura Orsenigo
Laura Orsenigo. Giornalista professionista, brianzola, dopo diverse esperienze in tv, riviste di settore e web, dal 2018 collabora con il Giornale di Segrate. Mamma di tre figli, impegnata nel sociale sul territorio.

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