Giornata mondiale delle Api, festa rimandata: «Insetti in difficoltà per le continue piogge»

Sopra, l’apicoltrice Vittoria Luigia Mambretti al lavoro tra le arnie di Cascina Biblioteca, all’interno del Parco Lambro

A Cascina Biblioteca, nel Parco Lambro, già perse il 35% delle api per la situazione meteorologica di questo periodo

Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api, ma oggi, 20 maggio 2024, c’è poco da festeggiare perché per le api è un momento critico e molto delicato. A lanciare l’allarme è Vittoria Luigia Mambretti, apicoltrice e responsabile del settore agricolo di Cascina Biblioteca, la cooperativa sociale attiva in via Casoria, all’interno del Parco Lambro, al confine con Segrate.

«Le continue e intense piogge di questo periodo stanno mettendo in grande difficoltà le famiglie di api – spiega – in questo momento dell’anno le arnie sono molto popolose, perché sono nate tante nuove api, che però non hanno abbastanza da mangiare e quindi muoiono. Il problema è che con la pioggia le api non escono dall’alveare e quindi non possono procurarsi il nutrimento. È davvero un momento molto delicato. Noi ad esempio avevamo più di 40 arnie, ma abbiamo già perso circa il 35% delle api presenti». Una situazione critica che riguarda tutti quanti, visto che le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo (fonte Ispra). Proprio per sensibilizzare sul tema della loro salvaguardia è stata istituita, nel 2017, la Giornata mondiale delle Api.

«Non possiamo fare nulla per modificare il meteo – commenta Mambretti – ma possiamo fare molto per evitare che queste api, oggi così indebolite, possano essere messe ulteriormente in crisi una volta fuori. Prima di tutto evitando di usare prodotti per la disinfestazione delle zanzare. Rivolgo il mio appello ai Comuni, ma anche ai condomìni e ai singoli proprietari di giardini: non usate trattamenti adulticidi a base di piretro: sono trattamenti che uccidono tutte le forme di vita, compresi dunque gli insetti impollinatori come api, bombi, calabroni, farfalle…. decisamente meglio e più ecologico intervenire con prodotti larvicidi, che non causano problemi all’ambiente».

Non solo gli insetticidi uccidono le api, anche i diserbanti, sempre a base di prodotti chimici come il glifosate estremamente nocivi. «Avevamo notato che lungo la tangenziale venivano usati diserbanti per non far crescere piante o verde a lato delle carreggiate – racconta l’apicoltrice – dato che noi ci troviamo vicini le nostre api venivano in contatto con queste sostanze per loro velenose. Abbiamo contattato Anas e devo dire che abbiamo trovato per fortuna funzionari sensibili al tema, tanto che ora si occupano di sfalciare a mano il verde nel tratto tra Cascina Gobba e Segrate, un’attenzione preziosa per la salvaguardia concreta delle api».

 

 

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