Un album ultracentenario ricco di simboli, tradizione, ambasciatori di un epoca lontana anni luce dal calcio-business. Una storia di sport, quello vero, di emozioni, sacrificio e rispetto. A due passi da Segrate, a Gorgonzola, a poco più di 30 km dallo stadio di San Siro, germoglia con i suoi 110 anni di attività la Giana Erminio, per i più solo “la Giana”, che presenta una doppia peculiarità nel panorama calcistico. È infatti l’unico club della provincia, oltre a Milan e Inter, a far parte del calcio professionistico grazie alla promozione ottenuta nella stagione 2013-2014 in Lega Pro, la vecchia serie C, così da aver assunto il titolo di “Terza squadra della città metropolitana di Milano”. Inoltre è la sola squadra nazionale non dilettante a utilizzare un antroponimo, cioè un nome e un cognome, o meglio un cognome e un nome: appunto quello di Giana Erminio, un giovane ragazzo gorgonzolese, sottotenente del quarto Reggimento del Battaglione alpino Aosta, caduto sul Monte Zugna durante il primo conflitto mondiale ad appena 19 anni.
Un ricordo sempre vivo, tanto che la società porta avanti con gli istituti scolastici di Gorgonzola il progetto “La Giana a scuola”, incontri tra gli studenti e una rappresentanza dei giocatori chiamati alla lavagna per raccontare chi era quell’Erminio Giana, insignito della medaglia al valore, e per testimoniare quali sono i valori dello sport e dello spogliatoio. Erminio Giana è anche una via di Gorgonzola, quella che dal centro si inerpica sul ponte della Martesana, offrendo uno degli scorci più suggestivi del paese. Da lì qualche minuto per arrivare allo stadio, ristrutturato e ampliato nel 2015 in grado di ospitare quasi 3.800 spettatori.
Un campo che fino al 2012 era teatro di sfide paesane con squadre limitrofe. Poi il decollo sotto la guida di mister Cesare Albè con tre balzi di categoria consecutivi, dalla Promozione alla Serie C. Lui, il Ferguson della Martesana, chiamato così per la sua longevità sulla panchina biancoazzura (per 23 stagioni di fila fino al 2017/2018), ha contribuito assieme al presidente, l’imprenditore Oreste Bamonte (in carica dal 1985) e il suo braccio destro Angelo Colombo a scrivere la storia moderna della società, sostenuta dai tifosi, appassionati e imprese del territorio. Sesto campionato di seguito in categoria con il quinto posto in classifica come miglior risultato di sempre nell’annata 2016/17 e anche una corsa per la Serie B arenatasi al secondo turno dei playoff contro Pordenone. Ora Albè, nominato vicepresidente con delega all’area tecnica, ha lasciato il testimone della panchina a Riccardo Maspero, ex calciatore di serie A, tra le altre di Cremonese e Torino che guida la squadra nel campionato di serie C. Non solo ottimi risultati sportivi ma anche la capacità di rappresentare il trampolino di lancio per molti giovani talenti come quello del difensore Tommaso Augello. Tre stagioni per lui a Gorgonzola, rivelazione dello scorso campionato della serie cadetta con lo Spezia, prima di passare nell’ultima sessione di calciomercato alla Sampdoria. O come Alberto Paleari, nominato miglior portiere della Serie B con la maglia del Cittadella.
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