Maturità, 20 studenti con “cento”, 3 con la lode

I tre "studenti d'oro": (da sinistra) Giulio Cavina, Gaia Maggioni e Federico Di Mingo, 100 e lode al Liceo Machiavelli

Tutti promossi. Sono finiti gli esami di maturità per tutti i 210 studenti delle scuole superiori del territorio, Istituto Machiavelli e Liceo San Raffaele. Nessuno di loro è stato bocciato e, anzi, i voti finali per il diploma sono stati più alti della media. Al Machiavelli, tra liceo e istituto tecnico, sono stati ben 19 gli studenti ad uscire con il voto massimo, 100/100 e 3 di loro hanno ottenuto la lode. Anche l’istituto di via Olgettina conquista un 100, tra i 10 diplomandi del liceo classico. Un risultato che addolcisce il periodo difficile, pieno di incertezze, vissuto dai maturandi 2020, alle prese con un esame assolutamente fuori dalla norma. Causa Covid infatti quest’anno la prova finale è stata totalmente stravolta, con una formula decisa solo nell’ultimo mese: niente prove scritte, solo un maxi-orale che partendo da un elaborato dello studente andasse poi a toccare tutte le materie. Un esame svolto “in presenza”, finalmente, con gli studenti che rivedevano i loro professori… dal vivo, dopo quattro mesi di lezioni digitali. Dietro le “corone” dei più bravi, storie di impegno, passione, eccellenza: promesse di nuovi successi negli atenei.

GIULIO CAVINA, due passioni: il basket e i libri

Ha sempre avuto una media superiore al 9 Giulio Cavina, residente a Peschiera Borromeo e studente del Liceo Machiavelli. La sua media-record è in realtà la conditio sine qua non  per poter ambire alla lode all’esame di maturità: obiettivo centrato. “Ho sempre studiato molto – ci spiega, con serenità – almeno 6 o 7 ore al giorno. Mi ha sempre dato soddisfazione… “. Eppure nella sua vita non c’è solo lo studio, ma anche il basket, ad esempio, praticato fino a che il lockdown non ha chiuso tutto, scuole e palestre. “È stata dura stare sempre in casa – racconta – molto pesante. Chi l’avrebbe detto che uscendo di scuola quel 22 febbraio non ci saremmo più tornati se non per l’esame di maturità?”. Per lui e per i suoi compagni la scuola è comunque proseguita da casa, con le videolezioni e le ore di studio in solitaria, per prepararsi ad un esame che ogni giorno cambiava contorni. “Abbiamo vissuto mesi nell’incertezza di come sarebbe stato e per forza siamo arrivati all’orale con parecchia ansia – spiega. Però devo dire che i professori hanno fatto di tutto per metterci a nostro agio e alla fine è stato senz’altro più piacevole del previsto”. Per Giulio si apriranno le porte di Ingegneria al Politecnico, quelle del palazzetto di basket, per ora, restano chiuse.

FEDERICO DI MINGO, un percorso eccellente

L’ansia prima dell’esame è una costante anche per Federico Di Mingo, segratese, media del 9 al Liceo Machiavelli, eppure quell’agitazione che ti prende quando sai che stai per affrontare un esame che capita una volta sola nella vita. “In più quest’anno senza gli scritti era tutto concentrato in un’unica prova, l’orale – spiega.  Insomma ti giocavi tutto in quella occasione…” E di sicuro Federico ha saputo giocarsela bene, se è stato premiato con la lode. “Mi ha rassicurato vedere i miei professori davanti a me all’orale – racconta. È stato tranquillizzante sostenere l’esame davanti a chi comunque ti conosce e sa il percorso che hai fatto, quanto ti sei impegnato per arrivare lì. E poi ero anche proprio contento di rivederli dopo mesi che ci vedevamo solo da uno schermo…” Nel futuro c’è infatti una pizzata tutti insieme, studenti e docenti, per salutarsi un’ultima volta, prima che le strade prendano tutte direzioni diverse. Quella di Federico lo porterà ad Ingegneria gestionale al Politecnico. Prima però c’è un’estate da vivere, una di quelle estati che non si dimenticano. E infatti in programma, da gennaio, c’era un viaggio con quasi tutta la 5° C in Spagna: 18 ragazzi divisi in due case per una vacanza tutta divertimento. “Abbiamo annullato il viaggio a maggio, visto che non sapevamo come sarebbe finita…” Di sicuro quella che non è finita è la voglia di (tornare a) divertirsi.

GAIA MAGGIONI, tesina in inglese ed estate al lavoro

“È stata una maturità diversa, ma l’emozione secondo me era la stessa di tutti i maturandi” commenta così l’esame appena superato con il massimo dei voti con lode Gaia Maggioni, studentessa del Liceo Machiavelli. “Quello che è stato positivo – continua – è che abbiamo potuto portare qualcosa di personale all’interno dell’esame con il nostro elaborato”. Gaia ha scelto di parlare di un argomento non certo banale, che riguarda l’accelerazione di particelle e di farlo per di più in inglese. “Avevamo affrontato questo tema durante un progetto e ho pensato di approfondirlo”. Nessun semestre all’estero per rafforzare l’inglese, se mai sono servite le “maratone tv” durante il lockdown.. “Beh sì, guardare serie tv e film in lingua originale senz’altro aiuta!”. E ora? Ora non c’è tempo per riposarsi, Gaia è già al lavoro. È stata chiamata dalla cooperativa che gestisce un centro estivo nel suo comune, Vimodrone, dove da tante estati presta servizio come volontaria. Quest’anno, causa nuove misure imposte dal Covid, le hanno offerto un vero e proprio lavoro, dato che è diventata maggiorenne e da questa settimana segue un bimbo che ha bisogno di assistenza. “Mi piace molto, è impegnativo, ma mi dà soddisfazione”. In autunno inizierà l’università: la sua scelta è ricaduta su Ingegneria energetica al Politecnico, e di sicuro ce la metterà tutta. “Mi piace fare bene le cose – spiega. Ho sempre avuto voti alti, ma non per il voto in sé. Mi impegno il più possibile per dare il massimo e perché mi piace imparare cose nuove”. Sì, esistono studenti così

VITTORIA LO NARDO, la migliore del Liceo San Raffaele

“Non potevo ambire a più di così… sono davvero felice, è stata una bellissima esperienza”. È piena di entusiasmo Vittoria Lo Nardo, di Canonica d’Adda, la migliore studentessa dell’unica quinta del Liceo San Raffaele arrivata quest’anno alla maturità: una classe composta solo da 10 studenti, tutti promossi, media dell’85, un unico 100, quello di Vittoria. Un nome, un destino. La sua prima… vittoria è stata quella di riuscire ad entrare in questo liceo, cinque anni fa: “Mi sono innamorata subito di questa scuola – racconta- ma per la mia famiglia era troppo costosa, non me la sarei mai potuta permettere, se non fosse per la borsa di studio che ha coperto interamente il costo della retta“. Una borsa conquistata dalla studentessa grazie ai suoi meriti scolastici, con una media sempre superiore all’8 e un risultato finale in linea con il suo brillante percorso. “Ero in ansia totale prima dell’esame, ho persino pianto dall’agitazione – ci confida – anche perché ero la prima interrogata della classe… Quando però durante l’esame mi hanno dato come documento da analizzare la Guiditta di Klimt, che significa parlare di emancipazione femminile, mi sono sentita potentissima e non mi ha fermato più nessuno!”. Nel futuro di Vittoria c’è giurisprudenza e chissà, magari una carriera proprio a difesa dei diritti delle donne.

 

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