I residenti chiedono che si adegui il numero di dottori alle esigenze di una popolazione numerosa e anziana.
Una raccolta firme per chiedere di adeguare il numero di medici di medicina generale operanti a San Felice alle esigenze del quartiere. Questa la mossa di un gruppo di residenti, che ha chiesto aiuto ai negozianti per dare la massima visibilità all’iniziativa e invita tutti i sanfelicini a sottoscrivere la petizione in biblioteca e presso “Just in Time” e la Farmacia Airoldi.
Nella lettera si sottolinea come la situazione sia peggiorata drasticamente con il pensionamento per raggiunti limiti d’età e il trasferimento di svariati medici. Una “diaspora” che ha lasciato sul territorio di San Felice un solo dottore a tempo pieno, che riceve nel suo ambulatorio dal lunedì al venerdì, e un collega che opera nel quartiere solo due giorni a settimana.
“Ricordiamo che San Felice è una realtà residenziale strutturata che consta di circa 8.000 residenti – si legge nel documento – circa 60 esercizi commerciali, 4 istituti scolastici (1 Scuola Elementare, 1 Scuola Media, 2 Scuole dell’Infanzia), senza contare il Liceo Machiavelli attiguo al quartiere”. Un’utenza che necessita di più medici, anche in virtù delle caratteristiche dei residenti, perlopiù famiglie che negli ultimi dieci anni hanno visto impennarsi la fascia di popolazione over 60. E i più anziani sono spesso non autosufficienti e comunque “non in grado di spostarsi agevolmente verso studi di medici di famiglia situati al di fuori del quartiere, oltre ad avere verosimilmente scarsa dimestichezza con gli strumenti telematici recentemente introdotti per governare i rapporti a distanza medico-paziente”. Da qui la richiesta ai tre Comuni sui quali insiste il territorio di San Felice (Segrate, Pioltello e Peschiera Borromeo) e all’Asst Melegnano-Martesana di potenziare la presenza di medici, per colmare una lacuna che pesa parecchio sui sanfelicini.
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