Un nuovo centro sportivo nei capannoni confiscati

Il rendering del nuovo progetto per la struttura della ex Fischer in via Morandi con le "facciate parlanti"

Negli spazi di via Morandi, ora occupati dalla Croce Rossa, sorgerà un impianto sportivo dedicato a chi ha combattuto la mafia.

Un nuovo centro sportivo nei capannoni confiscati alla criminalità organizzata e affidati al Comune. Con un messaggio forte alla comunità attraverso una “facciata parlante”, raffigurante i volti  e le voci di chi ha combattutto – e dato la vita – nella lotta alla mafia.

È stato svelato simbolicamente nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, il 23 maggio, il piano realizzato dallo studio Sportium – uno dei più noti nell’ambito della progettazione di impianti sportivi – incaricato dall’amministrazione comunale di ridisegnare gli edifici di via Morandi, trasferiti nel 2013 al patrimonio comunale su disposizione del Tribunale per scopi sociali. Dal 2019 gli edifici sono stati concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune a Croce Rossa Italiana (sotto la foto), che li ha adibiti a magazzino per lo stoccaggio e la movimentazione di alimenti e generi di prima necessità.

Lo scorso gennaio è stata concessa una proroga all’organizzazione, che dovrà però lasciare gli spazi a settembre. Da qui la decisione della giunta, alcuni mesi fa, di affidare a un professionista il dossier per la riqualificazione del lotto con la finalità di trasformarlo in un centro sportivo comunale, per affiancare – o in futuro mandare in pensione – alcune delle strutture più “anziane” della città.

“Le strutture sono destinate a diventare un centro per ginnastica artistica, boxe e arti marziali – ha spiegato Giuseppe De Martino, direttore tecnico di Sportium – abbiamo mantenuto la morfologia dell’edificio, come richiesto dalla committenza, dando un forte messaggio attraverso le sue facciate che presentano per ogni volta delle importanti figure che hanno dato la loro vita nella lotta contro la mafia, mentre alcune loro citazioni saranno impresse nella recinzione esterna, simboli per la comunità e per le generazioni future, proprio come sosteneva Giovanni Falcone”. Al momento il progetto è arrivato allo studio tecnico e di fattibilità, in attesa delle prossime fasi della progettazione. Con l’obiettivo, spiega via 1° Maggio, di candidarlo a bandi nazionali ed europei tra cui il Pnrr.  Allo stesso professionista è andato anche l’incarico per la riqualificazione dei campi  “Don Giussani” e “Pastrengo”: per quest’ultimo sarà riprogettata la tribuna, inserendo nuovi servizi e installando nuovi impianti di illuminazione a led.

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