Dopo la felice prima edizione, il progetto di “D come Donna” ripartirà a settembre.
«Questo corso mi ha dato il coraggio di riprendere in mano il mio sogno nel cassetto, senza più scuse e paure». Basterebbe questa riflessione di una partecipante della prima edizione a raccontare cosa sia e che impatto abbia avuto “Progetto Freeway”. «È un viaggio dentro se stessi in empatia con le compagne e le docenti, se ne esce con uno sguardo più rassicurante sul mondo, si piange e si ride…». E via così, perché per una dozzina di donne questa esperienza è stata cruciale.
Un percorso duplice: in primis prendere consapevolezza, poi acquisire competenze tali da rintracciare e sfruttare occasioni professionali. L’iniziativa di “D come Donna”, in collaborazione con Afol e il Comune, replica il “format” della prima edizione e sempre con lo stesso obiettivo: accompagnare le donne che affronteranno il programma di incontri gratuiti (basterà pagare la quota d’iscrizione all’associazione) verso uno sbocco che consenta loro di entrare (o rientrare) nel mondo del lavoro.
Il progetto è dedicato a donne tra i 30 e 50 anni rimaste ai margini per i motivi più svariati, dalla maternità a licenziamenti dovuti alle varie crisi dell’ultimo periodo. «Ma siamo state flessibili sull’età l’anno scorso – rivela Cristina Polga, una delle due referenti e ideatrici di “Freeway” – ci hanno interessato di più i progetti personali in sede di valutazione delle candidature». Che quest’anno dovranno essere inviate entro il 9 settembre all’indirizzo e-mail dcomedonna.segrate@gmail.com.
Il corso di orientamento e formazione, a cavallo tra il supporto psicologico e le informazioni pratiche per presentare il proprio curriculum vitae alle aziende in cerca di figure professionali, è articolato in dieci “lezioni” di quattro ore ciascuna a cadenza quindicinale, da settembre appunto fino al termine di gennaio 2023. Quattro sessioni sulle competenze di base, che tanto vengono richieste nel mondo aziendale, affidate a Polga; una tenuta da Ottavia Zerbi, psicologa e presidente di “D come Donna”, che verterà sulla consapevolezza di sè. E poi Mindfulness (una forma di meditazione che focalizza l’attenzione sul presente) e TeatroCounseling (forma di arteterapia di gruppo che utilizza i processi propri del teatro), prima di due sessioni operative (cv e colloqui, ma anche link con lo Sportello Lavoro del Comune) affidate ad Afol e dell’incontro conclusivo.
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