Avvistato da una passante che lo ha visto in difficoltà, il volatile è stato soccorso dal Nucleo venatorio di Città metropolitana e trasportato al centro recupero animali selvatici
Una storia a lieto fine per un cigno ferito che giovedì 28 luglio si trovava nelle acque della ex Cava Trombetta, il laghetto del Centroparco, lungo la sponda di Redecesio. Una passante ha notato che si muoveva in modo anomalo e ha subito capito che qualcosa non andava. L’animale non riusciva infatti ad aprire l’ala sinistra ed era dunque in evidente difficoltà.
Subito la signora ha avvisato le forze dell’ordine e sono stati allertati gli agenti del nucleo venatorio di Città Metropolitana che si sono occupati del recupero. Il volatile è stato trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago dove è stata diagnosticata la frattura esposta all’ala sinistra. Ora il cigno si trova in cura nel centro e presto potrà tornare a solcare le acque del nostro lago cittadino.
Nessun cigno invece abita più il “laghetto dei Cigni” di Milano2, a dispetto del nome, dopo la morte di Raimondo, l’ultimo esemplare presente (rimasto solo dopo l’allontanamento del compagno qualche mese fa). Sul suo corpo e su quello di altri volatili morti nello stesso bacino sono in corso degli esami per capire a cosa siano da attribuire le morie che hanno di fatto svuotato lo specchio d’acqua. All’inizio si era pensato ad avvelenamenti, ma poi ha preso piede l’ipotesi di una infezione da botulino, o da influenza aviaria.
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