Casa di Comunità di Segrate, cantieri PNRR al via a novembre

Casa di comunità di SegrateNella foto, la struttura dell’ex Asl a Rovagnasco: diventerà una CdC “spoke”, con una riqualificazione che costerà circa 5 milioni di euro

Sopralluogo definitivo in via Amendola, 14 mesi di lavori. Bianco: «Spazio per le tante associazioni, spero non ci siano tagli»

Slitta ancora il cantiere per la riqualificazione della struttura di via Amendola che si appresta a diventare la Casa di Comunità di Segrate. Le ruspe entreranno in azione a novembre, con un altro mese di ritardo su una tabella di marcia che inizialmente prevedeva l’avvio dei lavori in aprile (e poi a giugno e a ottobre).

Martedì 26 settembre si è tenuto un sopralluogo nei locali dell’ex Asl di Rovagnasco: presenti Ats, l’assessore alla Salute Barbara Bianco, i progettisti e le varie maestranze che saranno impegnate. Un momento per fare il punto sui dettagli tecnici, dai quadri della corrente ad altre parti di impiantistica. Segnale che la fase preliminare sta per concludersi. I lavori dureranno circa un anno e mezzo e l’esborso, coperto dai fondi del PNRR, sarà di circa 5 milioni di euro.

La struttura, per limiti legati alla metratura, sarà una Casa di Comunità “spoke” e non “hub”, ma i servizi previsti vanno oltre quelli standard. «Ci sarà il consultorio e manterremo la Uonpia (Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza, ndr) aggiungendo la pediatria e soprattutto il servizio di continuità assistenziale, oltre alle specialistiche già presenti e ai medici di medicina generale», spiega Bianco.

Durante la chiusura i servizi sanitari saranno trasferiti a Vimodrone, ma lo sportello CUP e cambio medico sarà in Municipio a Segrate

Confermato il trasloco temporaneo a Vimodrone, anche del medico di base attualmente ospitato nella struttura di via Amendola. «Per quanto riguarda le operazioni di sportello – assicura l’assessore segratese – in particolare il cambio medico e il CUP per le prenotazioni, nei limiti del possibile, ce ne faremo carico noi con un supporto in municipio per anziani e fragili. E rafforzeremo il servizio SPID».

Il futuro, poi, prevederà uno spazio per le associazioni cittadine legate al comparto sanitario, da ASLC a Avo Segrate, passando per Aido e Intensamente Coccolati, per fare alcuni esempi. «Ho insistito molto perché nel progetto della Casa di Comunità venisse prevista una stanza da affidare a queste realtà – rivela Bianco – che a turno la presidieranno per farsi conoscere e fornire ai cittadini informazioni sull’offerta del terzo settore in città». Confermati i dettagli della nuova struttura: la Casa di comunità di Segrate sarà apertura sei giorni su sette e copertura di 12 ore quotidiane. «Auspico che non si pensi a tagli rispetto al budget previsto dal PNRR – mette a referto l’assessore – perché questa è l’ultima chance di riaffermare la validità della sanità pubblica territoriale. Le Case di Comunità, se previste con un rapporto di una ogni 60mila abitanti, possono risolvere il problema».

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