Ponte Verde Segrate: al via i lavori sulla Cassanese, sarà una passerella ciclopedonale in metallo

Il 10 giugno partono i lavori per la nuova infrastruttura: cambia il progetto, meno cemento e più sostenibilità

Il Comune di Segrate avvia ufficialmente i lavori per la realizzazione del nuovo Ponte Verde sulla Cassanese, con un progetto rivisitato (qui l’ipotesi del 2021) che punta a una passerella ciclopedonale in metallo, più leggera e sostenibile. I primi interventi sono in programma per martedì 10 giugno 2025, salvo condizioni meteo avverse.

Cassanese a una corsia: inizio lavori per il Ponte Verde

Dalle 9.00 alle 16.30 la SP Cassanese sarà ridotta a una corsia in entrambe le direzioni, nel tratto tra via Leonardo da Vinci e via San Rocco. Si tratta di interventi propedeutici alla realizzazione dell’infrastruttura: verranno infatti effettuate verifiche sui sottoservizi, nei punti in cui saranno installati i pilastri del ponte. «Questi rilievi sono fondamentali per la progettazione esecutiva – spiega il vicesindaco Francesco Di Chio – e rappresentano il primo passo concreto verso un’infrastruttura attesa da tempo».

Un ponte sostenibile: meno cemento, più funzionalità

Il progetto originario prevedeva un ponte in cemento con fioriere ornamentali, ma l’aumento dei costi e le difficoltà emerse durante i lavori al Lotto 1 del Centroparco hanno portato l’amministrazione a una revisione sostanziale. «Abbiamo scelto una soluzione più snella – continua Di Chio – con una passerella ciclopedonale in metallo, perfettamente in linea con la destinazione a parco dell’area e il piano del Chilometro Verde, che rappresenta la nostra visione di città sostenibile».

Il nuovo Ponte Verde tra funzionalità e coerenza urbana

L’adozione di materiali meno impattanti e una struttura più leggera non rappresentano solo un risparmio economico, ma anche una scelta strategica: «Un ponte in cemento, nel contesto del Chilometro Verde, risulterebbe oggi fuori scala. Serve coerenza urbanistica e ambientale». Il nuovo Ponte Verde di Segrate sarà quindi meno “grandeur”, ma più in armonia con il territorio e gli obiettivi ambientali dell’amministrazione comunale.