Lavori pubblici “oneri free”, l’assessore Francesco Di Chio: «Basta politica del mattone»

Tra i progetti in partenza c'è il "Parco dei Mulini" finanziato dal PNRR

approvato il piano delle opere pubbliche finanziato nel 2023 solo da bandi e risorse proprie dell’Ente senza far ricorso agli oneri di urbanizzazione. In tre anni previsti 21 interventi per 40 milioni di euro

Ha parlato di “giornata storica”, l’assessore al Territorio e ai Lavori pubblici Francesco Di Chio, portando lunedì 30 gennaio in Consiglio comunale il Piano triennale delle opere pubbliche. «Nel 2023, per la prima volta, gli investimenti saranno coperti solo per l’1% con oneri di urbanizzazione e le risorse arriveranno da bandi e da fondi accantonati dall’Ente – ha sottolineato l’assessore presentando il documento – è la dimostrazione che la politica del mattone, con il consumo di territorio a finanziare le opere pubbliche, non è l’unica possibile».

L’assessore Francesco Di Chio

La ricetta dell’amministrazione Micheli, ha spiegato il titolare dell’Urbanistica, è fatta soprattutto di bandi, intercettati anche grazie all’Ufficio Europa costituito con questo scopo nel 2021. «I finanziamenti sono soprattutto esterni, sia europei grazie al PNRR sia regionali, e ci consentono di compiere interventi importanti senza ricorrere agli oneri di urbanizzazione legati ad interventi immobiliari come è stato fatto in passato a Segrate», ha detto Di Chio passando in rassegna gli investimenti previsti dal piano che ha incassato il sì della maggioranza. In particolare, sono 21 gli interventi previsti tra il 2023 e il 2025, per un totale di 40 milioni di euro. Tra questi, spiccano la realizzazione di una nuova scuola a Segrate Centro per “mandare in pensione” la De Amicis e la Modigliani e la riconversione a polo sportivo dell’area Ex Fischer di via Morandi oggi concessa a Croce Rossa – al momento soltanto idee ancora in cerca di finanziamenti – e la riqualificazione energetica di tutte le scuole cittadine e degli edifici pubblici.

Dieci progetti pronti a partire nel 2023

I progetti pronti a partire nel 2023 sono invece ben dieci. C’è la realizzazione del Parco dei Mulini, il corridoio verde attrezzato lungo via Monviso finanziato dal PNRR, per un valore totale di 2 milioni di euro. Sul fronte delle ciclabili dovrebbe iniziare la costruzione del raccordo tra Idroscalo e Forlanini con una passerella sopra la Rivoltana, maxi opera da 5 milioni inizialmente inclusa nel programma di Westfield che ha trovato risorse europee per concretizzarsi. Prevista in due anni l’apertura di due sezioni primavera montessoriane alla materna Sabin di Milano2 e, sempre nel 2023, la riqualificazione dell’edificio delle poste di Milano2 – anche se non è ancora chiaro con quale destinazione – e la ristrutturazione della villetta di via Gramsci per housing sociale. Sul fronte dell’efficientamento energetico 350mila andranno alla piscina e 650mila per pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali. Infine 130mila euro sono a disposizone per la manutenzione delle strade,  mentre quasi 300mila euro in tre anni sono i fondi per il cimitero.

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