La Ciclostazione di Segrate è chiusa da un anno

Dopo l’addio dei gestori nell’agosto 2022, la struttura di via Caravaggio resta un’enigma. L’assessore Vezzoni: «La priorirà è riaprire il parking per le bici»

È passato un anno dalla… scomparsa della ciclostazione, che ha chiuso i battenti il 31 agosto 2022. E non si diradano le nubi su un progetto che, annunciato con clamore nel 2020, è naufragato diventando una spina nel fianco per l’amministrazione Micheli.

Il dossier è nella mani dell’assessore alla Mobilità Giulia Vezzoni, che a fine 2022 aveva provato a sbrogliare la matassa tentando di rilanciare almeno il servizio di custodia delle bici. Una soluzione che però fatica a concretizzarsi, tanto che dall’addio dei precedenti gestori – che lasciarono la ciclostazione a causa delle infiltrazioni nel prefabbricato destinato ai servizi – sono passati ormai più di 12 mesi.

«Sono dispiaciuta per questa situazione che stiamo lavorando per risolvere, la priorità è sempre la riapertura del parcheggio per far sì che i viaggiatori possano lasciare le loro bici in sicurezza: l’idea è quella di un sistema automatico per l’accesso e gli uffici stanno valutando diverse ipotesi», spiega Vezzoni. Resta invece un enigma il futuro dell’edificio che ha ospitato l’officina, i servizi igienici e un piccolo punto ristoro. L’ultimo annuncio risale al settembre 2022, quando il sindaco aveva parlato di un “progetto di inclusione sociale” per riaprire “entro pochi giorni” il servizio. Un piano B però presto svanito nel nulla.

Intanto, resta fermo ai box anche il “Bicibus”, l’altra novità lanciata dall’amministrazione comunale sul fronte della mobilità dolce. “L’autobus ciclabile” acquistato nel 2020 grazie a uno sponsor è tornato in pubblico alla Festa cittadina lo scorso weekend, ma per ora non riprenderà servizio per la mancanza di volontari disposti a fare da autisti per trasportare i bambini a scuola su questo particolare veicolo.