L’ultimo incontro con Francesco di Don Gianni: «Era provato, ma tra la gente»

L’abbraccio tra Don Gianni, parroco di Milano2 e Papa Francesco nel 2014. Lo ha rivisto il 13 febbraio 2025

Il sacerdote di Milano2 ha incontrato il Papa Roma con un gruppo di parrocchiani il giorno prima che venisse ricoverato.

Segrate in lutto per Papa Francesco, scomparso a 88 anni lunedì 21 aprile. Bandiere a mezz’asta sul palazzo comunale e campane dell’agonia nella Chiesa di Santo Stefano. Lunedì sera nella stessa parrocchia si è tenuto il Rosario e diverse Messe sono state celebrate in tutte le chiese cittadine in memoria del Pontefice. Una commozione che ha toccato ancora più profondamente chi ha potuto conoscere da vicino il Santo Padre.

Don Gianni a Roma prima del ricovero del Papa

Come Don Gianni Cazzaniga, parroco di Milano2, uno degli ultimi ad aver visto il Papa prima del ricovero: «Ero in pellegrinaggio a Roma con una quarantina di parrocchiani – ricorda Don Gianni – ed eravamo in coda in attesa dell’udienza nell’Aula Nervi in Vaticano, quando lo abbiamo visto uscire sulla carrozzina e ci ha salutati. Era il 13 febbraio, il giorno dopo sarebbe stato ricoverato al Gemelli – continua – e lo abbiamo visto provato, stravolto, ma nonostante tutto lì in mezzo alla gente» (immortalato da un parrocchiano nella foto sotto). Quel giorno i pellegrini segratesi avevano prenotato il loro posto per l’udienza, ma nonostante questo si erano ritrovati davanti a 1 km di coda. «Quando siamo arrivati abbiamo saputo che il Papa aveva aperto a tutti la possibilità dell’udienza – spiega il sacerdote – e abbiamo saputo che era una cosa che faceva spesso… cercava di accontentare tutti…».

Il Pontefice nello scatto di un parrocchiano di Mi2 il 13/2/2025

L’abbraccio con il Papa

Non era la prima volta che Don Gianni incontrava il Pontefice: «Nel 2014 ero andato a Roma con mia mamma che era in carrozzina – ricorda. Siamo arrivati davanti alla gradinata e il Papa ha stretto la mano a mia madre, che, incredula, ha esclamato: “È una grazia”. Lui ha risposto: “È una grazia avere una mamma”. Una frase che non dimenticherò mai. Dopo questo gli ho chiesto se potevo abbracciarlo, ma non mi ha fatto finire la frase che mi ha abbracciato lui. Una emozione indescrivibile».

L’incontro del Sindaco con il Pontefice

Anche il Sindaco di Segrate ha ricordato il suo incontro con il Pontefice del 2017, durante la visita papale a Milano. Micheli era sindaco dal 2015 e lo incontrò con la famiglia: «Benedisse la nostra primogenita Clementina, che ai tempi aveva tre anni, e il pancione di mia moglie Elizabeth, incinta della secondogenita. La piccola nacque il mese dopo e decidemmo di chiamarla Giulia Benedetta».

Il ricordo dell’Imam di Segrate

Infine un ultimo ricordo per il Pontefice arriva anche dall’Imam di Segrate Ali Abu Shwaima: “Ci sentiamo particolarmente addolorati per questa scomparsa – ha detto. Ha contribuito molto al dialogo religioso ed è sempre stato presente sulla drammatica situazione di Gaza”. Proprio le guerre in Israele e in Ucraina sono state oggetto del suo ultimo discorso Urbi et Orbi dove, ancora una volta, aveva continuato con fermezza a chiedere pace, disarmo e aiuti umanitari

About the Author

Laura Orsenigo
Laura Orsenigo. Giornalista professionista, brianzola, dopo diverse esperienze in tv, riviste di settore e web, dal 2018 collabora con il Giornale di Segrate. Mamma di tre figli, impegnata nel sociale sul territorio.

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