Ghianda, lavori a breve «Cantiere sarà visitabile»

Lo spazio tra il lago e Lavanderie dove dovrebbe realizzarsi il progetto delle “Dune” o Ghianda

Il progetto delle “Dune” prevede vari servizi, dall’aula studio a un punto ristoro.

Da mesi è tutto fermo, dopo il via vai di mezzi che hanno spostato tonnellate di terra dai cantieri della Viabilità speciale all’ormai ex pratone che affaccia sulla cava, lato Lavanderie. In tanti si chiedono che fine abbiano fatto le tanto annunciate dune, quelle che dovrebbero ospitare l’anfiteatro, l’aula studio, il punto ristoro e tutti i tasselli del progetto denominato “Ghianda”.

Il vicesindaco Francesco Di Chio aveva ipotizzato uno scatto decisivo in primavera e di fatto conferma che il secondo step dei lavori è quasi ai nastri di partenza. «L’arrivo di nuova terra ha reso necessario un nuovo rilievo – spiega – ma il progetto esecutivo è quasi pronto. A quel punto l’operatore (questa è un’opera a scomputo legata ai palazzi del vicino East Park Milano, ndr) potrà procedere al bando di gara». I tempi per ultimare l’intervento non saranno brevissimi, comunque. «Non verrà completato entro fine mandato – rivela Di Chio – ma stiamo pensando di coinvolgere i cittadini organizzando delle visite al cantiere».

Un modo per evitare che le perplessità dei segratesi accompagnino tutto il percorso di realizzazione di un nuovo spazio che per ora ha l’aspetto di una pista da motocross abbandonata ed è di fatto off limits per tutti.

 

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Jacopo Casoni
Jacopo Casoni, giornalista professionista, nell’arco della sua carriera si è occupato di tanti temi, dallo sport alla politica, passando per la cronaca e il racconto della città di Milano. Dal 2008 fa parte della redazione di Telenova e dal 2016 collabora anche con testate locali, prima Segrate Oggi e poi il Giornale di Segrate.

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