Cedri, giganti dai “piedi” fragili: “Serve consolidarli tramite potature o cavi”

I due grandi alberi caduti alla Residenza Querce durante la giornata di lunedì 7 febbraio

Perché a Milano2, quando c’è vento forte, cadono solo questi alberi? Sono pericolosi? La risposta dell’esperta.

Tra i danni più eclatanti causati in città dal vento lunedì 7 febbraio, c’è senz’altro la caduta di due grossi alberi a Milano2. Crollo che non ha causato feriti, ma che avrebbe potuto farne, tenendo conto che si sono abbattuti sui terrazzi di una residenza facendo precipitare anche alcune pesanti fioriere prima di schiantarsi sui i vialetti pedonali.

Non è la prima volta che il vento forte provoca cadute di alberi e, molto spesso sono i giganteschi cedri che compongono buona parte del patrimonio arboreo di Milano2. Durante la bomba d’acqua dell’ottobre del 2018 ne erano caduti una ventina e altri quattro erano stati abbattuti dal vento nel luglio 2020. «Questa volta le cose sono andate meglio – commenta Roberta Lutman, agronoma incaricata dal Comprensorio di Milano2 – non è caduto alcun albero comprensoriale, mentre i due crolli hanno riguardato gli alberi del giardino di una residenza, sui quali noi possiamo solo fare segnalazioni». Il verde del quartiere ha infatti diverse gestioni: una parte, quella comune, viene gestita dal Comprensorio, mentre i singoli giardini delle Residenze sono di competenza dei vari condomìni. Le parti comunali, come ad esempio i cortili delle scuole, sono invece in capo al Comune. «Io mi occupo del verde comprensoriale – precisa l’agronoma, in carica da circa due anni – ma svolgo anche un’opera di monitoraggio e segnalazione sul verde delle singole residenze cui spetta poi nel caso intervenire».

Ma come si può agire su questi enormi alberi per renderli più sicuri? «Si effettuano interventi di alleggerimento della chioma – spiega – ed eventuale posa di cavi di consolidamento». Come mai sono soprattutto i cedri a cadere? «Prima di tutto per un fatto statistico: su 2.200 piante di Milano2, almeno 400 sono cedri – continua l’esperta – e poi per le caratteristiche di questa pianta: In Africa, dove è originaria, sviluppa radici molto profonde alla ricerca di acqua. Qui invece non ne ha bisogno e dunque sviluppa una grande chioma senza avere un adeguato apparato radicale che la sostenga. Da qui la necessità di intervenire per alleggerire la chioma o per ancorarli».

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Laura Orsenigo
Laura Orsenigo. Giornalista professionista, brianzola, dopo diverse esperienze in tv, riviste di settore e web, dal 2018 collabora con il Giornale di Segrate. Mamma di tre figli, impegnata nel sociale sul territorio.

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