Boffalora, bimbi designer: ecco il “Parco della Pace”

I piccoli del quartiere senza parco giochi hanno progettato il loro “giardinetto” ideale.

Un’altra festa di quartiere, un altro momento dedicato ai più piccoli. La Boffalora e l’associazione creata ormai un anno fa proseguono il proprio percorso verso un futuro diverso, seppur sempre incerto. L’11 aprile di un anno fa, la merenda… in pubblica piazza si concluse con lo striscione che chiedeva un parchetto nel quale giocare; domenica 14 aprile i bimbi del quartiere si sono ritrovati per dare forma a quel parchetto che l’amministrazione Micheli ha promesso di realizzare. 

«Abbiamo chiesto e ottenuto che una porzione dell’attuale grande area cani venga trasformata in area giochi – ricorda Alessandro Tinelli, anima dell’associazione – e così abbiamo voluto chiedere a chi lo utilizzerà di condividere le proprie proposte in un evento chiamato “progetta il tuo parco giochi”. I bimbi hanno realizzato, con l’aiuto degli adulti, dei piccoli modelli di altalene e altri giochi utilizzando dei tappi di sughero e l’iniziativa, come già avvenuto per le precedenti, si è conclusa con la piantumazione di qualche albero nell’area. è intervenuto anche il sindaco Micheli, che ha confermato che il nuovo parchetto sarà ultimato entro l’estate. E’ già pronto anche il nome: vorremmo chiamarlo “Parco della Pace”, perché crediamo sia un tema cruciale e che ce ne sia una gran voglia – rivela Tinelli – per questo abbiamo promosso una piccola marcia con un cartello con scritto “Boffalora per la pace”».

Sarà un altro passo avanti, una tappa di un viaggio che ha come traguardo un quartiere più vivo e vivibile. «Abbiamo ottenuto un dosso e una rotondina – elenca l’esponente dell’associazione – ma anche la posa di cestini antivolatili. C’è un ultimo tema sul tavolo ed è quello della sicurezza nell’attraversamento di via Di Vittorio. Con il flashmob di ottobre avevamo ottenuto l’apertura del vicesindaco Di Chio rispetto alla previsione di un semaforo, ma non ci è stato fatto sapere quando lo installeranno, non ci sono date al momento».

Sullo sfondo resta il futuro dell’area, il vero nodo da sciogliere, quello dal quale dipende la realizzazione di quel progetto rimasto sulla carta. «In un’assemblea pubblica tenutasi a dicembre – ricorda Tinelli – Micheli annunciò la possibile imminente cessione ad un altro soggetto. Ad oggi, dopo quasi sei mesi, a quanto ci risulta nulla è stato firmato e non abbiamo più saputo alcunché. Dopo 14 anni di dubbi, ancora nessuna certezza».